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RIMINI: Stupri di Miramare, ecco perché Butungu potrebbe presto tornare libero

CRONACA - Guerlin Butungu, condannato a 16 anni per lo stupro di gruppo di Miramare, consumato su una coppia di turisti polacchi "non ebbe un giusto processo perché gli fu negato il diritto alla difesa nella sua lingua d'origine". Per gli avvocati Liliana Lotti del Foro di Rimini e Antonio Miraglia di Santa Maria Capua a Vetere e dell'associazione 'Nessuno escluso', il processo di primo grado davanti al tribunale di Rimini potrebbe essere cancellato. "Se la revisione andrà come sperato, sarà un uomo libero da subito". Guerlin Butungu, di origine congolese, nel settembre del 2017 fu arrestato con tre ragazzini, due fratelli marocchini di 15 e 16 anni e un 17enne nigeriano, per gli stupri di Miramare. Unico maggiorenne, fu condannato in abbreviato a 16 anni, gli altri a nove anni e mezzo. "Nel carcere di Padova ha trovato una nuova dimensione - racconta Miraglia - Ha sviluppato un talento per il canto, ha preso un diploma, lavora con i disabili e da sempre si è detto innocente per quanto riguarda lo stupro in spiaggia di Miramare". Il pool di avvocati quindi presenterà davanti al Tribunale di Ancona, competente territorialmente, la domanda di revisione sulla scorta di nuove prove che attesterebbero come Butungu arrivato da poco in Italia, non fosse in grado di capire bene la lingua italiana. Nel mirino dei legali del congolese, due interrogatori: quello in Questura a Rimini e quello in carcere a Pesaro con la presenza del pubblico ministero, senza interprete. (nelle foto alcuni momenti dell'arresto e del processo)

RIMINI: Arcigay querela il sindaco di Pennabilli dopo intervista a La Zanzara

Arcigay Rimini ha deciso di querelare il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini che nella puntata de ‘La Zanzara’ su Radio 24 del 22 marzo ha detto, tra le altre cose, “Se avessi un figlio gay non sarei contento ma non lo posso ammazzare". Lo rende noto l’associazione in una nota. “Le sue parole sono intollerabili in un contesto civile e democratico" dichiara Marco Tonti presidente di Arcigay Rimini. "Sentire diffamare e discriminare, con espressioni poi così violente, da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare tutta la sua comunità fa venire i brividi". Secondo Tonti si è trattato di "parole di una violenza inaudita, pare rammaricarsi che la legge gli impedisca di ammazzare un figlio omosessuale. Da una figura istituzionale non possiamo sopportare questi sottintesi gravissimi e violenti" conclude, "e poi ci prende pure in giro dicendo che lui non è omofobo, che è come dire che Dracula ha disgusto del sangue".

BOLOGNA: Niente animali in casa, ragazza cieca sfrattata per via del cane guida | VIDEO

Camilla, 31enne originaria della provincia di Latina, a Bologna da quasi dieci anni, prima come studentessa del Dams, poi come operatrice nel settore della comunicazione, è una ragazza cieca che a breve dovrà fare le valigie e lasciare il suo appartamento condiviso in zona Santo Stefano. Il motivo? Da fine aprile avrà finalmente un cane guida, una labrador nera, che però non è la benvenuta per i proprietari. Alla sua richiesta di rinnovo del contratto, anticipando l'arrivo della cagnolina, i proprietari hanno risposto picche, chiarendo che gli animali non sono ammessi in casa. Senza tirarsi giù di morale, Camilla si è messa subito alla ricerca di un'altra sistemazione, ma niente. Per ora ha ricevuto soltanto dei no, e tutti per lo stesso motivo: non si affitta ad inquilini coi cani. Morale della favola, tra virgolette, Camilla sta pensando seriamente di trasferirsi, magari a Padova, per intraprendere un nuovo percorso di studi. Un'idea che già le balenava in testa da qualche tempo. Di sicuro, non c'è nessuna intenzione di barattare l'arrivo della cagnolina con una stanza sotto le torri.

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