20 NOVEMBRE 2023

11:50

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1042 visualizzazioni


20 NOVEMBRE 2023 - 11:50


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1042 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: Indagine su Sport Valley, 150 milioni di indotto dagli eventi | VIDEO

Lo sport fa bene non solo alla salute ma anche all’economia del territorio. È quanto emerge da uno studio commissionato dalla Regione Emilia-Romagna presentato questa mattina a Rimini.

Oltre 1 milione le presenze complessive, considerando le giornate di permanenza sul territorio di atleti, spettatori, staff, giudici di gara, giornalisti. Mentre egli effetti sul piano reputazionale della promozione sono valutati in oltre 31 milioni di euro. È il risultato dello studio ‘Gli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna' realizzato dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Sudi di Parma su iniziativa della stessa Regione con il coordinamento del capo segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi. L’indagine è stata presentata al Grand Hotel di Rimini.  

Per 81 manifestazioni prese in esame (sugli oltre 100 organizzati e promossi dalla Regione nel 2022) è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro a fronte di un investimento da parte della Regione di 8,3 milioni di euro. Dunque, per ogni euro investito, la ricaduta su tutto il territorio regionale è stata valutata in 18 euro. 

Le presenze turistiche generate da questi eventi sono state circa 1.150.000 considerando le presenze effettive di atleti, spettatori, staff e moltiplicandole per la durata del soggiorno. 

La voce più significativa è quella relativa agli spettatori con oltre 620 mila presenze e una ricaduta di quasi 66,5 milioni di euro. Al secondo posto gli atleti – 100mila quelli arrivati da tutto il mondo in Emilia-Romagna – per 33,7 milioni di euro. L’indagine ha calcolato anche l’impatto in termini reputazionali e promozionali dell’attività di comunicazione: 32,7 milioni di euro considerando articoli a stampa, servizi e trasmissioni televisive, social network. 

Alla presentazione hanno partecipato sindaci e amministratori pubblici, presidenti di Federazioni ed enti di promozione sportiva, promotori privati di eventi e operatori turistici. 




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, la Regione chiede la proroga dello stato di emergenza

La Regione Emilia-Romagna ha formalmente richiesto al Governo la proroga dello stato di emergenza nazionale, in scadenza il 4 maggio, per ulteriori 12 mesi a seguito delle alluvioni del 2023. A comunicarlo è il presidente della Regione, Michele de Pascale, in due lettere indirizzate alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, e al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano. Oltre alla proroga, l’Emilia-Romagna ha chiesto anche l'estensione dei termini per la presentazione delle domande di acconto del Contributo di immediato sostegno (Cis) al 30 settembre 2025 e delle domande di saldo al 30 novembre 2025. Inoltre, la Regione ha sollecitato la possibilità per privati e imprese danneggiati dagli eventi calamitosi di settembre e ottobre 2024 di presentare una domanda di Cis separata per ciascun episodio. "Questa richiesta si inserisce nel clima di collaborazione istituzionale che vogliamo continuare a portare avanti, a tutti i livelli, primo fra tutti quello col Governo, perché riteniamo sia la strada più efficace per far fronte ai drammatici eventi del ’23 e del ‘24.  Proseguire lo stato di emergenza è fondamentale per garantire continuità agli interventi di assistenza, ripristino e ricostruzione ancora in corso”, spiegano de Pascale e la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Secondo la Regione, la cessazione anticipata dello stato di emergenza rischierebbe di compromettere misure ancora operative, come l’assistenza agli sfollati, l’esenzione dai mutui per famiglie e imprese, e il completamento dei primi interventi urgenti. La proroga dei termini per i contributi, infine, sarebbe necessaria per consentire ai beneficiari di completare i lavori nei periodi più adatti, evitando ritardi nell'accesso agli aiuti.