20 NOVEMBRE 2023

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20 NOVEMBRE 2023 - 12:10


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EMILIA-ROMAGNA: Tre milioni dalla Regione a imprese agricole e cittadini colpiti da trombe d’aria e grandine

Tre milioni di euro per le imprese agricole colpite dagli intensi temporali e trombe d’aria e altri fenomeni atmosferici che, nello scorso mese di luglio, si sono abbattuti in particolar modo sulle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Parma. E’ stata approvata oggi la delibera della Giunta regionale che trasferirà le risorse ai Comuni interessati da questi fenomeni perché possano utilizzarli per il sostegno economico alle imprese, ai cittadini e agli altri soggetti colpiti. Gli eventi calamitosi sono stati caratterizzati da forti grandinateventi di notevole intensità e precipitazioni locali straordinariamente intense che, nell’insieme, hanno causato dissesti idrogeologici, allagamenti, cadute di alberature, interruzione dei servizi essenziali, danni a edifici pubblici e privati e alle attività produttive, tra le quali quelle agricole. “Sicuramente l’agricoltura è tra i soggetti economici più colpiti da queste gravi calamità che si sono abbattute su una porzione molto vasta del territorio regionale lo scorso mese di luglio- hanno commentato gli assessori al Bilancio, Paolo Calvano, e all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Le segnalazioni pervenute hanno evidenziato danni agli impianti, alle colture e alle produzioni che erano in attesa di essere raccolte. Abbiamo messo a disposizione queste risorse come primi ristori regionali sia per le imprese agricole colpite nei territori che la Regione ha già perimetrato, sia per cittadini e privati in particolari condizioni di fragilità”. La Regione, in attesa che il Ministero dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare ne disponga l’approvazione, ha proceduto con le perimetrazioni dei territori colpiti da questi eventi, in modo da poter erogare i ristori a coloro che ne hanno fatto richiesta, secondo la normativa che regola gli aiuti di Stato, per 2,5 milioni di euro. “I rimanenti 500mila euro saranno destinati anche a favore dei cittadini privati, di persone che si trovano in situazione di fragilità economica e sociale- ha aggiunto l’assessore al Welfare, Igor Taruffi-. Calamità di questo tipo, devastanti per chiunque, sono ancora più impattanti per chi è in una condizione di disagio e difficoltà e, per questo, è ancora più vulnerabile: a queste persone vanno dati un’attenzione e un aiuto particolari”.




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FORLI’: Capitale italiana della cultura, Brunelli a capo del comitato scientifico

Nel consiglio comunale convocato in sessione straordinaria per parlare del percorso di candidatura della città di Forlì a Capitale Italiana della Cultura 2028, il Sindaco, Gian Luca Zattini, è intervenuto per fare il punto sulle tappe fin qui condivise con la città di Cesena. “Siamo partiti all’inizio dell’anno con una volontà che abbiamo rappresentato al Ministro Giuli. Dopo il primo riscontro positivo, abbiamo iniziato un proficuo percorso di collaborazione con la città di Cesena, rafforzatosi con il protocollo d’intesa dell’11 aprile scorso, con il quale le due amministrazioni si impegnano in maniera paritetica in questa sfida, fermo restando che il Comune di Forlì, per legge e non per sua volontà, sarà l’unico a sottoscrivere e inoltrare il dossier al Ministero della Cultura. Abbiamo quindi delineato le strutture tecniche a supporto della candidatura; c’è un comitato promotore, di cui fa parte anche la Regione Emilia Romagna, proprio perché vogliamo avere attorno a questo progetto la condivisione territoriale più ampia possibile. Poi c’è il comitato scientifico, di altissimo livello, a cui è riservato il compito importante di individuare quel filo conduttore che abbraccia tutta la Provincia attorno al tema della cultura, intesa nel suo significato più ampio. Per il comitato scientifico, posso annunciare con grande orgoglio e soddisfazione che abbiamo proposto e condiviso come Presidente il nome del Prof. Gianfranco Brunelli, Vicepresidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Direttore delle Grandi Mostre. Accanto al comitato scientifico, inoltre, abbiamo già individuato un team di grandi professionisti con una storia comprovata nell’ambito di percorsi partecipativi, per mettere a terra quel dossier che deve avere un profilo romagnolo. Nel corso di queste interlocuzioni tecniche è emerso che le ricadute in termini economici e sociali saranno enormi, anche dal punto di vista dell’attrattività turistica.” “L’ho detto e lo ribadisco” - ha concluso Zattini - “uno degli assi portanti della candidatura è la partecipazione, che deve essere il più ampia possibile, con un coinvolgimento diffuso di tutti gli attori del territorio forlivese e cesenate, ma non solo. Pertanto, nei prossimi giorni convocheremo gli altri ventotto sindaci della provincia per un incontro pubblico, in cui discutere di un’idea forte e fortemente inclusiva, nonché sostenibile, che costruiremo, è bene sottolinearlo, con il supporto economico di grandi e piccoli player, per non pesare sulle casse comunali e rafforzare in questo modo il peso specifico dell’intera candidatura.”