EMILIA-ROMAGNA: Calano le infezioni Hiv, ma le diagnosi sono tardive
In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni sono dimezzate le infezioni da Hiv. L’anno scorso sono stati registrati 162 casi, il 56% in meno rispetto al 2006, ma le diagnosi sono molto spesso tardive.
Il calo delle infezioni da Hiv, il virus che può portare all’Aids, è stato costante negli ultimi 17 anni in Emilia-Romagna. Nel 2006 i casi registrati sono stati 368, l’anno scorso si è passati a 162, con una riduzione dunque del 56% Il dimezzamento interessa sia gli uomini che le donne. Un risultato importante sottolineato dalla Sanità regionale in vista del primo dicembre, la Giornata mondiale contro l’Aids.
Resta però alta la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi di Hiv tardiva, cioè persone che risultano positive al virus e che presentano già la malattia o che hanno un numero di linfociti specifici basso. Si tratta di oltre la metà dei casi.
Intercettare il virus in tempo, prima che possa produrre conseguenze serie, è fondamentale, ed è per questo che anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna, insieme al Servizio sanitario regionale e ad HelpAids promuove la campagna di sensibilizzazione dal titolo ‘Il lato positivo’. L’operazione di comunicazione vuole sottolineare non solo l’importanza di eseguire il test, ma anche il fatto che grazie alle terapie odierne è possibile non trasmettere più il virus e condurre una vita ordinaria. L’obiettivo è dunque quello di bandire stereotipi e pregiudizi nei confronti di chi è positivo all’Hiv.
Sul sito HelpAids.it è possibile trovare tutti i centri in cui si può effettuare il test, che è semplice, anonimo e gratuito.
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