29 NOVEMBRE 2023

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29 NOVEMBRE 2023 - 16:02


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EMILIA-ROMAGNA: Calano le infezioni Hiv, ma le diagnosi sono tardive

In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni sono dimezzate le infezioni da Hiv. L’anno scorso sono stati registrati 162 casi, il 56% in meno rispetto al 2006, ma le diagnosi sono molto spesso tardive.

 

Il calo delle infezioni da Hiv, il virus che può portare all’Aids, è stato costante negli ultimi 17 anni in Emilia-Romagna. Nel 2006 i casi registrati sono stati 368, l’anno scorso si è passati a 162, con una riduzione dunque del 56% Il dimezzamento interessa sia gli uomini che le donne. Un risultato importante sottolineato dalla Sanità regionale in vista del primo dicembre, la Giornata mondiale contro l’Aids.

Resta però alta la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi di Hiv tardiva, cioè persone che risultano positive al virus e che presentano già la malattia o che hanno un numero di linfociti specifici basso. Si tratta di oltre la metà dei casi.

Intercettare il virus in tempo, prima che possa produrre conseguenze serie, è fondamentale, ed è per questo che anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna, insieme al Servizio sanitario regionale e ad HelpAids promuove la campagna di sensibilizzazione dal titolo ‘Il lato positivo’. L’operazione di comunicazione vuole sottolineare non solo l’importanza di eseguire il test, ma anche il fatto che grazie alle terapie odierne è possibile non trasmettere più il virus e condurre una vita ordinaria. L’obiettivo è dunque quello di bandire stereotipi e pregiudizi nei confronti di chi è positivo all’Hiv.

Sul sito HelpAids.it è possibile trovare tutti i centri in cui si può effettuare il test, che è semplice, anonimo e gratuito.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

EMILIA-ROMAGNA: Fiocco verde, 7.600 piante assegnate ai comuni per ogni bimbo nato o adottato nel 2022 e 2023.

Un albero per ogni nuovo bambino. Una pratica seguita da molti comuni e sostenuta concretamente in Emilia-Romagna dalla Regione per festeggiare ogni nuova nascita o adozione con un gesto a favore dell’ambiente. Nel 2024 i nuovi alberi che verranno messi a dimora sono 7.591: lecci, olmi, farnie, frassini, sorbi, tigli, per citare solo alcune delle circa 30 specie autoctone fornite dai vivai regionali. "Un gesto dall’alto valore simbolico e un investimento sul futuro di tutti noi, che come Regione sosteniamo con convinzione– sottolinea l’assessora regionale ai Parchi e biodiversità Barbara Lori -. E rivolgiamo un invito alle amministrazioni locali, perché sempre in maggior numero si avvalgano di questa opportunità prevista da una legge nazionale. In questa legislatura abbiamo sostenuto l’attività vivaistica con molte iniziative e ora sono ben tre i vivai pubblici che tra i loro compiti hanno proprio la coltivazione e distribuzione di piante autoctone certificate a partire da quelle per ogni bambino nato, oltre a una preziosa azione di divulgazione e promozione ambientale“. Le piante vengono assegnate dalla Regione sulla base delle richiese fatte dai singoli comuni. Quelle assegnate quest’anno si riferiscono ai nuovi nati nel 2022 e 2023 e provengono dai tre vivai pubblici presenti in Emilia-Romagna: Scodogna a Collecchio (Pr), Castellaro a Galeata (FC) e Zerina a Imola (Bo), l’ultimo in ordine di tempo ad aver ripreso la propria attività grazie al sostegno della Regione. Un obiettivo– quello di dare un nuovo impulso alla vivaistica pubblica- che si è tradotto in questa legislatura nello stanziamento di circa 500mila euro all’anno. In particolare dei tre vivai attualmente attivi, quello di Castellaro è gestito direttamente dalla Regione, mentre gli altri due attraverso una convenzione con gli Enti locali e gli Enti Parco interessati. Ma non solo: ogni anno la Regione mette a disposizione dei comuni che fanno richiesta ai vivai pubblici di nuove piante da mettere a dimora per ogni nuovo nato o bambino adottato, uno stanziamento di 40.500 euro come contributo alle spese di gestione e di mantenimento. La ripartizione per provincia Su 7.591 piante, 530 riguardano comuni in provincia di Piacenza;  189 in provincia di Parma; 1.718 in provincia di Reggio Emilia; 1.353 in provincia di Modena. Nell’area metropolitana di Bologna i nuovi alberi sono 833; nel Forlivese-Cesenate 850; nel Ravennate 1.860; nel Ferrarese 62. In provincia di Rimini ne sono state assegnati 196.