18 MARZO 2023

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18 MARZO 2023 - 11:18


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EMILIA-ROMAGNA: Marco Biagi, Bonaccini, "ci ha insegnato a porre al centro le fasce più deboli"

“Una persona che ci ha insegnato a porre sempre al centro del nostro impegno l’attenzione verso le fasce più deboli. In anticipo sui tempi, ha spiegato come alla necessità di creare il lavoro vada affiancata anche l’attenzione alla qualità del lavoro stesso, perché dove non c’è buon lavoro non ci sono società giuste, solidali e proiettate al futuro”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ricorda il professor Marco Biagi, alla vigilia dell’anniversario dell’assassinio per mano delle Nuove Brigate Rosse, avvenuto il 19 marzo 2002. “L’intera comunità dell’Emilia-Romagna- prosegue- si stringe alla moglie Marina Orlandi Biagi, ai figli Lorenzo e Francesco, alla sorella Francesca e a tutti i suoi cari”. Un ricordo che per questa terra non è solo memoria, ma è sguardo rivolto al domani: due settimane dopo la sua uccisione, per realizzare un desiderio della moglie, il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in cui Marco Biagi insegnava, il direttore del Dipartimento di Economia e alcuni colleghi posero le basi per la costituzione della Fondazione Marco Biagi. Attiva dal 2003, la Fondazione è un ente strumentale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, socio fondatore insieme alla famiglia, e rappresenta un punto di incontro tra Università, enti pubblici e imprese contribuendo alla promozione e al consolidamento del tessuto socioeconomico e culturale del territorio. “Promuovendo il rapporto tra Atenei, istituzioni, associazioni e mondo del lavoro, la Fondazione Biagi porta avanti con grande determinazione, nella tradizione operativa e concreta degli emiliano-romagnoli, il progetto di Marco Biagi: quello di accompagnare l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso la formazione e l’orientamento, tenendo insieme i saperi e il fare, con l’obiettivo di uno sviluppo diffuso ma giusto. Una lezione che la Regione Emilia-Romagna ha cercato di fare propria anche con il ‘Patto per il lavoro e per il clima’ firmato con tutte le parti sociali”.  




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CESENA: Firmato il protocollo con la Guardia di Finanza per tutelare i fondi del Pnrr | VIDEO

Il Comune di Cesena ha firmato un protocollo di intesa con la Guardia di Finanza a tutela delle risorse del Pnrr. Parliamo di circa 100 milioni di euro di finanziamenti che devono essere protetti da truffe e corruzione. Un flusso di denaro che sta per arrivare sul territorio di Cesena e dei comuni della Valle del Savio e che deve essere monitorato attentamente per scongiurare il rischio di truffe, corruzione e riciclaggio. Parliamo dei fondi del Pnrr, circa 109 milioni da investire per i progetti da realizzare entro il 31 marzo 2026. Per questo motivo è stato firmato in Comune un protocollo con la Guardia di Finanza. Una sorta di canale preferenziale per lo scambio di dati e informazioni su come vengono utilizzati questi soldi. “I Comuni ci comunicheranno quelli che sono i destinatari di questi finanziamenti – spiega il comandante Pulieri - Nei cui confronti la Guardia di Finanza orienterà le successive attività di controllo” 34 sono i progetti seguiti direttamente dal Comune di Cesena, per un valore di quasi 55 milioni di euro. Fondamentale rispettare i tempi. Per il momento la tabella di marcia viaggia in orario. “Anche le prime importanti gare d’appalto hanno avuto una risposta, contrariamente a quanto sta succedendo a diversi Comuni che hanno avuto bandi deserti – spiega il sindaco Enzo Lattuca – quindi nonostante alle difficoltà e grazie a uno sforzo enorme degli uffici stiamo rispettando tutte le scadenze”