19 SETTEMBRE 2023

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19 SETTEMBRE 2023 - 12:15


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MATERA: Cisl, "Orogel investe a Policoro altri 45 milioni di euro"

"Il gruppo Orogel investirà in Basilicata 45 milioni di euro fino al 2026 per la realizzazione di un impianto di confezionamento di ortaggi e di una grande cella frigorifera di diecimila metri cubi. E' un ottimo segnale delle potenzialità e della vocazione agroindustriale del Metapontino": lo ha detto il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, che ha ricordato come "l'investimento si aggiunge ai 60 milioni di euro investiti dal gruppo in circa 15 anni di attività nell'area di Policoro (Matera)". "La presenza del gruppo romagnolo - ha aggiunto - ha consentito di decuplicare la forza lavoro, passata dai 48 dipendenti del 2009 agli attuali 485. L'agricoltura in Basilicata ha grandi potenzialità di trasformarsi in filiera agroindustriale rafforzando il sistema economico lucano e producendo posti di lavoro di qualità nel settore industriale. È per questo che le risorse del Pnrr - ha concluso - e del Programma di sviluppo rurale devo essere investite sempre di più nella direzione del rafforzamento qualitativo e quantitativo delle filiere agricole e agroindustriali".




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EMILIA-ROMAGNA: Niente personale per sollevare lo scooter, disabile perde il treno

Un ragazzo con disabilità non è potuto salire su un treno regionale da Bologna a Imola, perché non era stato allertato in tempo il personale dedicato a caricare sul convoglio il suo scooter elettrico a quattro ruote. A denunciare l'episodio "a dir poco disdicevole" è Carlo Aulizio, imolese, che se non fosse stato per il fratello che vive a Bologna, lo scorso 26 settembre avrebbe rischiato di rimanere in strada, non potendo rientrare a casa sua. Carlo era arrivato in treno a Bologna la mattina, dopo che il giorno precedente si era informato sulla possibilità di caricare il suo motorino elettrico contattando Trenitalia. "L'operatore - racconta in una lettera inviata alla nostra redazione - mi ha posto tutta una serie di domande che riguardavano le caratteristiche del mezzo e mi ha spiegato come mi sarei dovuto comportare una volta arrivato in stazione a Imola. Al ritorno, con mia grande sorpresa, non mi è stata data la possibilità di salire sul treno per cui avevo già acquistato il biglietto". Carlo dice di aver così scoperto, "senza che l'operatore del numero verde mi avesse avvisato di questo obbligo il giorno precedente, che avrei dovuto prenotare il treno del ritorno a Imola 12 ore prima, per poter trovare in stazione a Bologna e a Imola il personale dedicato della 'Sala blu' con il sollevatore per il mio mezzo. Non tutte le pedane installate sui treni, infatti, consentono di salire/scendere con i propri mezzi" in maniera autonoma, sottolinea. Per fortuna Carlo ha trovato ospitalità a casa del fratello, ma si domanda: "Chi non avesse avuto questa possibilità o i soldi per pagarsi un albergo, che cosa avrebbe potuto fare?". Il problema però va oltre il singolo episodio. "Potrei anche non aver compreso correttamente quello che mi è stato detto dall'operatore del numero verde - riflette Carlo -, ma com'è possibile che le persone con disabilità non siano libere di viaggiare quando desiderano, e siano costrette a regolarsi sulla base di meccanismi sconosciuti e soprattutto discriminanti?".