30 OTTOBRE 2024

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30 OTTOBRE 2024 - 16:51


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BOLOGNA: Alluvione, in Val di Zena continuano i lavori di pulizia | VIDEO

Sono ancora tanti i disagi nel bolognese per i danni provocati dall’alluvione: in val di Zena a Pianoro, uno dei luoghi più colpiti, le persone e i mezzi sono al lavoro incessantemente per pulire le strade e le case.

A distanza di oltre dieci giorni dall’alluvione si continua a lavorare a Botteghino di Zocca, frazione di Pianoro nel bolognese per ripristinare la viabilità e accelerare le operazioni di pulizia. Mezzi al lavoro su strada e nel torrente, insieme alla protezione civile e ai volontari, per togliere i detriti lasciati dall’imponente ondata d’acqua che ha invaso la Val di Zena. Momenti difficili, cittadini stanchi della situazione che si è ripetuta più volte, con la speranza che si possa intervenire al più presto per mettere in sicurezza la zona ed evitare ulteriori disastri, come ci ha raccontato la signora Daniela.




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EMILIA-ROMAGNA: Alluvione, la Regione chiede la proroga dello stato di emergenza

La Regione Emilia-Romagna ha formalmente richiesto al Governo la proroga dello stato di emergenza nazionale, in scadenza il 4 maggio, per ulteriori 12 mesi a seguito delle alluvioni del 2023. A comunicarlo è il presidente della Regione, Michele de Pascale, in due lettere indirizzate alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, e al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano. Oltre alla proroga, l’Emilia-Romagna ha chiesto anche l'estensione dei termini per la presentazione delle domande di acconto del Contributo di immediato sostegno (Cis) al 30 settembre 2025 e delle domande di saldo al 30 novembre 2025. Inoltre, la Regione ha sollecitato la possibilità per privati e imprese danneggiati dagli eventi calamitosi di settembre e ottobre 2024 di presentare una domanda di Cis separata per ciascun episodio. "Questa richiesta si inserisce nel clima di collaborazione istituzionale che vogliamo continuare a portare avanti, a tutti i livelli, primo fra tutti quello col Governo, perché riteniamo sia la strada più efficace per far fronte ai drammatici eventi del ’23 e del ‘24.  Proseguire lo stato di emergenza è fondamentale per garantire continuità agli interventi di assistenza, ripristino e ricostruzione ancora in corso”, spiegano de Pascale e la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Secondo la Regione, la cessazione anticipata dello stato di emergenza rischierebbe di compromettere misure ancora operative, come l’assistenza agli sfollati, l’esenzione dai mutui per famiglie e imprese, e il completamento dei primi interventi urgenti. La proroga dei termini per i contributi, infine, sarebbe necessaria per consentire ai beneficiari di completare i lavori nei periodi più adatti, evitando ritardi nell'accesso agli aiuti.