29 NOVEMBRE 2024

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29 NOVEMBRE 2024 - 15:56


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RIMINI: Il Novelli verso nuova vita, “Serve un secondo teatro” | VIDEO

Il teatro Novelli di Rimini, da anni caduto in disuso, tornerà a nuova vita. È quanto promette il Comune che sta valutando le due ipotesi di ristrutturazione e demolizione-ricostruzione.

 

Alla città di Rimini serve un secondo grande teatro. Ne è convinta l’amministrazione comunale che si è presa l’impegno di riportare in vita il Novelli. Lo storico teatro riminese per oltre mezzo secolo ha rappresentato il motore culturale cittadino fino alla sua chiusura dopo l’inaugurazione del nuovo teatro Galli e la pandemia. Al momento si stanno vagliando le due ipotesi possibili: la ristrutturazione o la demolizione seguita da ricostruzione. In entrambi i casi - spiegano dal Comune - una prima ipotesi di spesa si aggira sui 10 milioni di euro.

“Il secondo teatro non può che essere il Teatro Novelli. È evidente che è un teatro che va anche ad alleggerire il carico che in questo momento il Teatro Galli ha, il teatro Galli in questo momento è affollato”, ha detto a margine di un punto stampa l’assessore comunale alla Cultura Michele Lari.

Ciò che è certo è che il nuovo Novelli resterà lì dov’è aggiungendosi al masterplan del cosiddetto ‘Triangolone’ di Largo Boscovich, il nuovo waterfront dell’area portuale, che mira a restare attrattivo anche in inverno. Il Comune ha in mente quale ruolo dovrà avere il nuovo Novelli: “Sono al vaglio varie ipotesi – spiega Lari -, ma ancora bisogna capire sia come è messa la struttura in termini di antisismica e di tutte le dinamiche tecniche e strutturali, sia capire quali sono gli interventi più adatti. Sicuramente dovrà essere un teatro che non venga visto dalla città come un teatro di serie B, in quanto necessita di un palco grande, di una dotazione scenica all'altezza di quelle che saranno le produzioni che verranno spostate al Teatro Novelli”.




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.