1 MARZO 2024

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1 MARZO 2024 - 16:07


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BOLOGNA: 8 marzo, gli scatti di Rebeschini raccontano l'universo femminile | VIDEO

Ha inaugurato nella sede dell’Assemblea legislativa regionale, in occasione dell’8 marzo, la mostra fotografica ‘Donna’ di Mario Rebeschini che racconta, attraverso 30 volti, l’universo femminile.

 

Operaie, insegnanti, studentesse, impiegate, vigilesse. E poi suore, madri e nonne, italiane e straniere. Trenta ritratti di donne che abbracciano il caleidoscopio della vita femminile nella nostra società. L’8 marzo l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna lo celebra con “Donna”, la mostra fotografica di Mario Rebeschini, curata da Giulia Ferraresi, aperta fino al 15 marzo nella sede di via Aldo Moro a Bologna.

L'eterogeneità delle donne ritratte dal fotoreporter bolognese sottolinea l'universalità delle sfide da loro affrontate. La mostra si distingue per la sua capacità di narrare storie uniche, tutte accomunate da un filo conduttore: la gioia di vivere. Con il suo obiettivo, Rebeschini ha immortalato momenti pregni di emozioni, fissando sulla pellicola la grazia e la forza di ogni soggetto.

La mostra “Donna” è visitabile fino al 15 marzo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30 nella sede dell’Assemblea legislativa in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.




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RIMINI: Scomparso Gianni Indino, presidente del Silb

Era ricoverato in terapia intensiva dal 31 gennaio all’ospedale Bufalini di Cesena, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e del Silb Emilia-Romagna, si è spento oggi. Dopo l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito giovedì scorso, le sue condizioni erano rimaste gravi ma stabili. Indino, che aveva da poco compiuto 70 anni, era una figura di spicco nel panorama economico e imprenditoriale riminese. Punto di riferimento per il mondo della movida, ricopriva diversi incarichi di rilievo: oltre alla presidenza regionale del Silb, il sindacato dei titolari dei locali da ballo, guidava anche il Caar, il centro agroalimentare di Rimini. Il sindaco di Rimini, in una nota, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Ha tutta la malinconia dei ricordi più dolci il racconto che spesso Gianni Indino faceva sull'inizio della sua lunga storia d'amore con Rimini. Anno 1976, lui ventiduenne nato a Oria ma subito emigrato con la famiglia a Torino, che suona il campanello della Pensione Portofino. In cerca di un lavoro nei locali della riviera, con pochi soldi e molte più speranze, in una città sconosciuta. E lì, il primo 'bacio': un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo era sufficiente: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando poi impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della Pensione Portofino che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra i successi e i trionfi alla consolle da dj delle discoteche riminesi e romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout”.