25 APRILE 2024

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25 APRILE 2024 - 10:57


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ROMAGNA: CGIL, al via raccolta firme per il lavoro, quattro i quesiti | VIDEO

Parte oggi (25 aprile) la campagna referendaria “Per il lavoro* ci metto la firma” di CGIL Forlì-Cesena. Il sindacato sarà nelle diverse piazze del territorio per presentare i 4 quesiti referendari depositati in Cassazione.

 

CGIL Forlì-Cesena lancia la campagna di raccolta firme per il lavoro; gli obiettivi: stop precarietà, più sicurezza negli appalti, tutela contro i licenziamenti illegittimi e abrogazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act.

«Saremo nelle piazze e nelle assemblee per presentare i quattro quesiti referendari sul lavoro depositati da CGIL, con 500mila firme per ciascun quesito arriveremo al voto popolare nella prossima primavera - spiega Maria Giorgini Segretaria Generale CGIL Forlì Cesena – la raccolta firme avrà inizia in una data simbolica, vogliamo costruire un percorso per il lavoro sicuro, stabile, dignitoso e tutelato».

Per poter firmare sarà sufficiente avere a disposizione un documento di riconoscimento (carta d’identità o patente di guida). Sarà inoltre possibile firmare online tramite piattaforma sul sito CGIL.

Anche nella provincia Forlì Cesena parte ufficialmente la raccolta firme: in occasione della Festa della Liberazione, 25 aprile, a Forlì-Parco Franco Agosto, a Cesena-Giardini Serravalle e a Santa Sofia-Sala Mille Luci a partire dalle ore 15; la mattina, dalle 10.00 alle 12.30, a Dovadola, Castrocaro Terme e Portico/San Benedetto durante le iniziative di Oh Bella Ciao…25 aprile 2024.

A Cesenatico si potrà firmare per i referendum sia giovedì 25 aprile, dalle 11 alle 15 al Parco Levante e venerdì 26 aprile dalle 20 al Museo della Marineria, durante l’incontro sulla Costituzione organizzata dall’ANPI.

Sui siti e social di CGIL Forlì Cesena sarà pubblicato il calendario delle varie iniziative.

I QUATTRO QUESITI

1. Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo. 2. Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti. 3. Per superare la precarietà dei contratti di lavoro. 4. Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti.




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