18 MAGGIO 2024

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18 MAGGIO 2024 - 14:46


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EMILIA-ROMAGNA: Dodici anni dal sisma in Emilia, 28 morti e 45mila sfollati

Domenica 20 maggio 2012 un terremoto di magnitudo 5.9, alle 4.03 del mattino, svegliò all'improvviso la popolazione, squassando la Bassa emiliana e sconvolgendo centri produttivi come Mirandola, Medolla, Sant'Agostino, SanFelice sul Panaro, tra le province di Reggio, Modena, Bologna e Ferrara. Nove giorni dopo, il 29 maggio, prima alle 9 e poi verso l'una, il sisma tornò ad aggredire con due scosse superiori ai 5 di magnitudo, meno intense di quella del 20 ma più distruttive: la seconda scossa colpì soprattutto il lavoro di questa terra fatta di distretti industriali che esportano nel mondo prodotti di certificata qualità. Furono gli operai a pagare il prezzo più alto per il crollo dei capannoni: la Bbg di Mirandola, la Meta di San Felice, la Haemotronics di Medolla diventarono simboli del dramma di quel martedì mattina di quasi estate, quando tanti erano appena tornati al lavoro per ricominciare al più presto la produzione di eccellenze gastronomiche, del biomedicale, della meccanica. Le tendopoli già allestite e abitate fecero sì che i nuovi crolli di edifici non provocassero un numero enorme di vittime. Il sisma causò complessivamente 28 morti e 300 feriti, 45mila le persone sfollate, con una stima dei danni per 13 miliardi: quattro i capoluoghi coinvolti e 55 i comuni, oltre a 48 comuni limitrofi che subirono danni solo in alcuni edifici.




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BOLOGNA: Lepore, "la torre Garisenda sarà restaurata entro il 2028"

"Noi pensiamo che nel 2028 avremo finito tutte queste operazioni" di restauro della torre Garisenda: "da quando siamo partiti ci avremo messo 4 anni e mezzo". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Pepoli a Bologna per illustrare i lavori di restauro della torre medievale, chiusa dal 2023. "Grazie alle torri che abbiamo ricevuto dalla città di Pisa collocheremo intorno alla Garisenda dei tralicci, ai quali applicheremo dei cavi d'acciaio con degli elastici e cominceremo a tirare la torre molto gradualmente. Poi cominceremo a fare il campo prova delle iniezioni di una malta speciale che è stata studiata appositamente per consolidare la base in selenite della nostra torre - ha spiegato Lepore - Questo consolidamento ci permetterà di mettere la torre stabile e di iniziare il restauro. Operazioni che abbiamo detto, con il progetto approvato dalla sovrintendenza, entro l'estate del 2026 con fondi Pnrr e con i fondi regionali per altri 4 milioni di euro faremo la parte delle iniezioni e il restauro della torre". Il primo cittadino ha spiegato anche che il cantiere resterà aperto fino al 2028, con l'attuale chiusura al traffico di via San Vitale che resterà fino alla messa in sicurezza della torre. "Valuteremo in corso d'opera quando sarà possibile riaprire le visite alla torre degli Asinelli, dobbiamo prima fare il monitoraggio".