BOLOGNA: Ausl difende i Cau e punta ad un nuovo accreditamento | VIDEO
“La direzione è quella giusta, dare giudizi adesso sui Cau sarebbe un errore”. È quanto affermato in sintesi da Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, a margine dell'ultimo giorno di visita nei propri reparti dei valutatori di Accreditation Canada, ente internazionale che certifica gli standard di cure in tutto il mondo in termini di qualità, sicurezza e centralità delle persone
“La direzione di marcia è giusta, abbiamo iniziato questa esperienza da pochi mesi. Fare una fotografia e giudicarla adesso mi sembra un errore, anche dal punto di vista del metodo, perchè è noto a tutti che nelle strutture in cui sono partiti hanno lavorato”. È con queste parole che Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, difende ancora una volta i Cau, i centri di assistenza e urgenza introdotti a livello regionale per alleggerire il carico di lavoro dei pronto soccorso, dalle critiche che continuano ad arrivare da più parti, ultima in ordine di tempo quella del sindacato autonomo dei medici, avverso alla strada intrapresa fin dall'inizio. L'occasione è stata l'ultimo giorno di visita per l'accreditamento di eccellenza dell'azienda condotta dai valutatori provenienti da tutto il mondo di Accreditation Canada, ente no profit col quale è partito nel 2021 un percorso che ha portato, nelle ultime tre settimane, la visita degli accreditatori che si sono confrontati con medici, infermieri e utenza riguardo, in particolare, l'efficienza dei processi e la qualità dei servizi erogati, ponendo l'accento soprattutto sulla filosofia delle cure centrate sulle persone. “È un progetto di formazione enorme, che ha coinvolto circa tremila operatori dell'azienda -ha aggiunto Bordon- che hanno letto la propria organizzazione rispetto a degli standard internazionali. Questa rilettura ha autonomamente espresso 131 pratiche di miglioramento che noi abbiamo, molte delle quali, già attuato in questi due anni”. Il giudizio finale dell'ente arriverà entro un mese.
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