14 GIUGNO 2024

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14 GIUGNO 2024 - 15:29


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RAVENNA: “Origini”, edizione 2024 del Labirinto effimero di Alfonsine | VIDEO

“Origini” è il titolo dato quest’anno al labirinto effimero di Alfonsine, nel Ravennate. Una tradizione imperdibile che richiama nella cittadina romagnola ogni anno migliaia di visitatori e curiosi.

Calvino, all'interno de “Le città invisibili” introduce il concetto con ironia descrivendo uno spazio vuoto nel quale il protagonista deve trovare qualcosa che non può vedere, toccare o percepire. E’ la definizione di labirinto e ad Alfonsine, nel ravennate, è tornato visitabile il labirinto effimero, creato con percorsi nel mais. Perdersi tra le alte foglie verdi per lasciarsi trasportare lungo tracciati, giusti o sbagliati, come metafora della vita, dalla nascita alla morte, partendo da un punto e tornando da dove si è iniziato il percorso attraverso peripezie e difficoltà. Ogni anno si modifica il percorso e il nome della struttura artificiale che quest’anno è denominata Origini e prevede di entrare, trovare due centri e tornare all’uscita. Nella giornata di inaugurazione sono stati festeggiati i 100 anni dall’azienda Galassi che ha ideato il percorso effimero incastonato in un’oasi di verde, di fiori, di atmosfera cullata dalla tranquillità. All’inaugurazione erano presenti anche il neo rieletto sindaco della città Riccardo Graziani e la responsabile dell’area cultura e comunicazioni del Comune di Alfonsine, Antonietta di Carluccio. Carlo Galassi, ideatore del labirinto, ha accompagnato gli ospiti nella parte iniziale del viaggio, raccontando aneddoti curiosi e non ultimo quello di una famiglia con a seguito i nonni che non trovando  la via d’uscita hanno telefonato a Carlo, chiedendo di essere condotti fuori perché era ora di cena. E lo sappiamo, in Romagna più che in altri luoghi, i pasti sono un momento imperdibile e improrogabile!




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FORLÌ: Uova, dal 2027 obbligatoria la selezione del sesso del pulcino prima della schiusa | VIDEO

Determinare il sesso del pulcino mentre si trova ancora dentro l’uovo, così da evitare il cosiddetto abbattimento selettivo dei pulcini maschi. È quanto stabilito da una nuova normativa del governo, alla quale gli avicoltori dovranno attenersi a partire dal 1° gennaio 2027. Se ne è parlato durante un incontro organizzato a Forlì dalle associazioni di categoria insieme al sottosegretario del governo Patrizio La Pietra. Sono già stati definiti tempi e modalità del nuovo controllo: “Prima che l'embrione diventi pulcino, entro il tredicesimo giorno massimo viene individuato – spiega il direttore di Assoavi, Stefano Gagliardi – per cui viene soppresso un uovo e non un embrione maturo.” Per farlo, però, sarà necessario dotarsi delle tecnologie adeguate, con un conseguente aumento dei costi. Aumenti che, tuttavia, non dovrebbero ricadere sul consumatore finale: “L'impatto è molto importante sulla filiera – aggiunge Gagliardi – perché questi costi poi si scaricheranno su chi deve acquistare i pulcini italiani, che rispetto a quelli dei Paesi concorrenti, come Spagna e Polonia, costeranno anche il 40-50% in più.” Il settore avicolo in Italia gode comunque di ottima salute, con un fatturato in crescita che supera i 7,5 miliardi di euro l’anno. È però fondamentale mantenere vivo il confronto per anticipare e affrontare tempestivamente eventuali criticità: “Credo che il fatto che il Masaf abbia istituito il tavolo di filiera per il settore sia già un passo importante – conclude il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra –. A breve avvieremo anche i tavoli di lavoro per costruire insieme a tutta la filiera un piano strategico nazionale.”