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RIMINI: Rifugiati, Comune, “ci servono più posti per i minori” | VIDEO

 

Il 20 giugno, il mondo intero si unisce per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato, un'iniziativa dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite volta a sottolineare un principio fondamentale: ogni individuo ha il diritto di fuggire da situazioni di guerra, violenza e persecuzioni per trovare asilo in un altro paese. Una giornata che invita a riflettere sull'importanza di costruire coesione e relazioni tra chi arriva e chi accoglie.

A Rimini, i progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell'Interno) celebrano questa ricorrenza con il Festival Intrecci Spaziali, che si terrà venerdì 21 giugno al Parco Marecchia, nell’area della Serra Cento Fiori. L'evento, che durerà dal tardo pomeriggio fino a sera, sarà un’occasione di festa e incontro, con attività sportive, cibo e musica, pensate per coinvolgere la cittadinanza e far conoscere i progetti rivolti ai rifugiati, costretti a fuggire dai loro paesi per cercare la salvezza.

A partire dalle 17, ci saranno laboratori per bambini, sfide sportive a biliardino, frisbee, ping pong, animazione e soprattutto tanta musica. Il programma musicale sarà ricco e variegato, con generi diversi e sonorità provenienti da paesi lontani che si fonderanno con strumenti di antiche tradizioni e la musica contemporanea, creando dei veri e propri “intrecci” musicali.

Sul territorio provinciale di Rimini operano quattro progetti SAI: due gestiti dal Comune di Rimini (uno per adulti e uno per minori stranieri non accompagnati), un progetto per adulti nell'Unione Valmarecchia e un quarto a Riccione. Questi progetti di accoglienza diffusa sono gestiti da equipe composte da operatori del pubblico e del privato sociale, e sono rivolti a persone titolari di qualche forma di protezione o persone vulnerabili che hanno fatto richiesta d'asilo.

I SAI non forniscono solo accoglienza materiale, ma anche servizi di orientamento sociale, psicosocio-sanitario, e supporto per l'apprendimento della lingua italiana, la ricerca dell'abitazione e la formazione professionale. L'obiettivo è favorire l'autonomia dei rifugiati, consapevoli che l'inserimento lavorativo è il primo passo verso una reale integrazione.

Dietro ai percorsi SAI ci sono storie di giovani con un passato doloroso e complesso. Tuttavia, molti di loro ritrovano speranza e riescono a dare una svolta al loro futuro, integrandosi nel tessuto sociale ed economico del territorio. Esempi concreti includono Houmar, che lavora in un panificio del centro storico di Rimini, e Demba, ora impiegato stabilmente in un hotel. Kamara Moussa è un altro caso di successo, assunto presso un’importante azienda locale e resident DJ in un locale della costa durante il fine settimana. Sul territorio è presente anche il contributo del Fondo per il Lavoro di Caritas e delle famiglie accoglienti che collaborano con APG 23.

Nel corso dell’ultimo triennio, il SAI adulti del Comune di Rimini ha accolto 184 persone, metà delle quali è rimasta sul territorio mantenendo contatti con gli operatori del progetto. Il SAI per minori ospita attualmente 9 ragazzi provenienti dall’Africa sub-sahariana, 2 dai Balcani, 6 dall’Asia e 4 dal Nord Africa; complessivamente, 27 minori sono stati accolti nel triennio. Tra questi giovani, c'è G., fuggito dalla guerra con il sogno di aprire una propria officina di riparazione auto. A Rimini, ha svolto uno stage in un’officina locale, dove ha dimostrato tutte le sue capacità tanto da ottenere un contratto di lavoro al termine del tirocinio.

Il Festival Intrecci Spaziali offrirà un programma musicale fatto di generi diversi, contaminazioni e sonorità da paesi lontani si mescoleranno con strumenti di antiche tradizioni e musica contemporanea, creando dei veri e propri intrecci musicali che rifletteranno la ricchezza della diversità culturale.




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