EMILIA ROMAGNA: Second hand in crescita, generati 1,8 miliardi nel 2023 | VIDEO
La second hand è un comportamento sempre più consolidato nelle abitudini di consumo degli italiani, che la praticano con orgoglio e consapevolezza in quanto scelta sostenibile e di circolarità, oltre che di tendenza. L’osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per Subito, giunto alla sua decima edizione, mostra attraverso i risultati dell’indagine 2023 il passaggio della compravendita di usato da comportamento minoritario e funzionale a vero e proprio trend consolidato.
L’osservatorio Second Hand Economy, oltre a mostrare a livello nazionale risultati in crescita relativamente a tutti i principali parametri presi in analisi che confermano questa tipologia di acquisto come comportamento top of mind per il 61% di chi la pratica, ha analizzato l’approccio alla second hand anche a livello regionale.
Tra le regioni più virtuose ritroviamo anche l’Emilia-Romagna che conferma la crescita di questo trend con la maggioranza di second hand lovers; il 61% dei rispondenti la pratica abitualmente generando, nel 2023, un volume d’affari complessivo di 1,8 miliardi di euro che posizionano la regione nella Top10 a livello nazionale.
La second hand è ormai a tutti gli effetti un comportamento di consumo abituale per gli emiliani che, non solo ne apprezzano l’opportunità di risparmio e guadagno, ma che ormai sono sempre più sensibili al tema della sostenibilità e della riduzione degli sprechi.
L’Osservatorio ha anche indagato i driver motivazionali che hanno portato la popolazione dell’Emilia-Romagna a fare compravendita di beni di seconda mano
Tra chi ha acquistato second hand, il 58% degli intervistati ritiene questa abitudine un modo intelligente di fare economia sostenibile (percentuale decisamente più alta rispetto al 44% del dato nazionale); il 59% ha dichiarato di averlo fatto principalmente per risparmiare; mentre il 48% perché crede nel riuso degli oggetti e nella riduzione degli sprechi.
Tra chi ha venduto le principali motivazioni sono: “per liberarmi di oggetti che non uso più” (81%), “perché credo nel riuso degli oggetti e voglio ridurre gli sprechi” (25%) e “per guadagnare” (29%).
Il guadagno medio per chi ha venduto è stato di 1.037 euro, importo più alto in assoluto tra le regioni, oltre che di lunga oltre la media nazionale che si attesta a 850€, a dimostrazione di come la second hand possa essere un vero alleato nel bilancio familiare. Tanto che il risparmio percepito mediamente rispetto a un prodotto nuovo in questa regione è pari al 37%.
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