1 AGOSTO 2024

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1 AGOSTO 2024 - 12:25


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RAVENNA: Bignami in visita al porto per fare il punto sui lavori | VIDEO

Questa mattina il viceministro ai trasporti Galeazzo Bignami si è recato in visita al porto di Ravenna per fare il punto sullo stato dei lavori nell’area. Tanti i progetti in corso, vediamo di cosa si tratta.

Il porto di Ravenna come punto strategico per lo sviluppo della città e di tutto il territorio. Così il viceministro ai trasporti Bignami che giovedì mattina si è recato in visita presso l’autorità portuale per un aggiornamento sui tanti progetti in corso d’opera. Il primo della lista riguarda l’abbassamento dei fondali, inizialmente a 12,5 metri fino ad arrivare a 14,5 per un costo totale che sfiora i 500 milioni di euro, c’è poi la creazione della nuova diga flangiflutti dal costo di 280 milioni e il nuovo terminal delle crociere, per il quale sono stati stanziati 40 milioni di euro. A questo si aggiunge il grande progetto per lo stoccaggio in mare della Co2 e per il rigassificatore di Snam, che dovrebbe essere attivato la prossima primavera. Tutti cantieri di cui Bignami ha parlato assieme al presidente dell’autorità portuale Daniele Rossi, il cui mandato scadrà tra pochi mesi. “L’Autorità portuale sta svolgendo un importante lavoro – spiega Bignami – Ci rallegriamo e rivolgiamo sicuramente un plauso. Gli interventi fatti, la rilevanza, la centralità strategica del porto di Ravenna non solo per il sistema regionale, ma quanto quello nazionale e internazionale, rappresentano delle peculiarità che lo rendono unico nel quadro nazionale. La presenza stessa del porto canale, con una penetrazione significativa verso l'entroterra e anche, chiaramente la possibilità di vedere questo è una eccezione rispetto a quello che si è soliti sentire”

 




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EMILIA-ROMAGNA: INCA CGIL, infortuni lavoro, +4.5% a Rimini | VIDEO

Aumentano gli infortuni mortali in Emilia-Romagna. Nei primi dieci mesi del 2024 sono morte in Emilia-Romagna 83 persone per causa di lavoro, con età media prevalente tra i 41 ed i 65 anni; sono ancora i settori dell’industria e dei servizi quelli maggiormente coinvolti. In particolare, nel territorio riminese, si riscontra un aumento del 4,5% degli infortuni sul lavoro, con 4.498 denunce. Il settore che in provincia di Rimini conta il maggior numero di infortuni è quello delle attività di servizi e alloggio e ristorazione (in aumento sul 2023: 12,9% sul totale). Continuano ad essere numerosi, e in forte aumento sul 2023, nei settori della sanità e del sociale: 335 (erano 310 l’anno scorso). Restano ad alta incidenza poi gli infortuni nei settori delle costruzioni, commercio all’ingrosso e riparazione autoveicoli. Per quanto riguarda le malattie professionali il dato a ottobre 2024 conta già 436 denunce. Si tratta in questo caso di un aumento del 23,2% rispetto al 2023. Un dato che conferma un certa tendenza all’aumento già rilevato dal patronato INCA CGIL Rimini. Inoltre il 32,3% delle denunce di malattia professionale in provincia di Rimini ha riguardato donne, essendo 141 su 436 totali (in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023, quando le denunce da parte di donne erano state 107). Si evidenzia ancora una volta, tra le patologie denunciate, un’incidenza percentuale superiore alla media regionale per quelle legate al sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. E allora qualcosa bisogna fare per più salute e sicurezza sul lavoro in territorio e per CGIL di Rimini tra gli aspetti centrali per affrontare il problema, il rafforzamento degli organismi di vigilanza, il cui organico risulterebbe ancora inadeguato rispetto alle reali esigenze.