10 AGOSTO 2024

09:17

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1150 visualizzazioni


10 AGOSTO 2024 - 09:17


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

1150 visualizzazioni



BOLOGNA: Suviana, partita la reimmissione in bacino di acque purificate | VIDEO

Ha preso il via il procedimento di reimmissione nel bacino di Suviana dell’acqua della centrale idroelettrica di Bargi nel bolognese grazie al nuovo impianto di trattamento realizzato in queste settimane da Enel Green Power Italia.

A quattro mesi dalla tragedia di Suviana è arrivato un passo determinante verso il ritorno alla normalità. È cominciata infatti la reimmissione nel bacino di 50 mila metri cubi di acqua sottoposta a trattamento e purificazione.

Un’operazione che richiederà indicativamente dalle 6 alle 8 settimane di lavoro da subito accompagnata da un piano aggiuntivo di controlli coordinato da parte di Arpae.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

EMILIA-ROMAGNA: La Regione pronta a chiedere lo stato di calamità per la mucillagine

Le regioni che si affacciano sull'Alto Adriatico elaboreranno una richiesta che verrà inviata al Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per richiedere lo stato di calamità naturale in relazione al fenomeno delle mucillagini, tornato sulle coste nel corso dell'estate. Lo ha deciso il Distretto della Pesca del Nord Adriatico, che riunisce gli assessori alla Pesca di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, e che ha incontrato anche il Commissario per l'emergenza Granchio blu, Enrico Caterino. Lo riferisce il coordinatore Cristiano Corazzari, assessore alla Pesca del Veneto. "Il Commissario Caterino - afferma Corazzari - ha avuto l'occasione di confrontarsi in modo approfondito con gli assessori delle tre Regioni e di ascoltare il punto di vista dei rappresentati delle Organizzazioni professionali di categoria al fine di definire le più opportune iniziative di contrasto alla diffusione di tale specie invasiva". Il fenomeno delle mucillagini, prosegue, "ha avuto forti impatti su alcune tipologie di pesca come ad esempio il settore specializzato nella raccolta della vongola di mare e, nel caso dell'acquacoltura, gli allevamenti di cozze". La richiesta di calamità naturale "è stata intrapresa a seguito dei gravi danni subiti dai pescatori e dagli allevatori veneti durante l'estate a causa della diffusione delle mucillagini nelle acque dell'Alto Adriatico, fenomeno aggravato dalle elevate temperature e dalla mancanza di ossigeno. Siamo al fianco dei pescatori per far fronte a questa nuova emergenza - conclude Corazzari- che arreca un altro duro colpo a un settore, quello della pesca e dell'acquacoltura, che è già pesantemente in difficoltà"