5 AGOSTO 2024

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5 AGOSTO 2024 - 11:44


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EMILIA-ROMAGNA: Viticoltura, vendemmia anticipata e produzione +10% | VIDEO

È previsto intorno all’8 agosto lo stacco dei primi grappoli d’uva bianca per le basi spumante in Emilia-Romagna, ma la vendemmia potrebbe essere super anticipata anche per i vitigni a bacca rossa con inizio già a fine mese. Il condizionale è d’obbligo perché dipende dal meteo: se la temperatura permane a lungo sopra i 36 gradi la maturazione dell’acino rallenta.

Si stima un aumento della produzione regionale del 10% rispetto all’annata precedente che è stata scarsa, sotto la media degli ultimi cinque anni.

«Vogliamo essere ottimisti: la produzione torna a crescere – spiega il nuovo presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Emilia Romagna, Renzo Pelliciari – le uve sono sane in grado di raggiungere un elevato standard qualitative.

Preoccupano gli attacchi di malattie importanti della vite sempre più difficili da gestire e controllare”.

Il presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna evidenzia inoltre  il peso della burocrazia sull’impresa e l’impennata dei costi di produzione: «In un solo anno il prezzo dei prodotti fitosanitari è salito del +10% e quello dei ricambi e attrezzature per trattori e macchine agricole, che talora risultano introvabili, anche del +20-30%». «Bisogna garantire – conclude Pelliciari - un prezzo al viticoltore non inferiore ai costi produttivi per salvaguardare un comparto importante per l'intero territorio».




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

EMILIA-ROMAGNA: La Regione pronta a chiedere lo stato di calamità per la mucillagine

Le regioni che si affacciano sull'Alto Adriatico elaboreranno una richiesta che verrà inviata al Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per richiedere lo stato di calamità naturale in relazione al fenomeno delle mucillagini, tornato sulle coste nel corso dell'estate. Lo ha deciso il Distretto della Pesca del Nord Adriatico, che riunisce gli assessori alla Pesca di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, e che ha incontrato anche il Commissario per l'emergenza Granchio blu, Enrico Caterino. Lo riferisce il coordinatore Cristiano Corazzari, assessore alla Pesca del Veneto. "Il Commissario Caterino - afferma Corazzari - ha avuto l'occasione di confrontarsi in modo approfondito con gli assessori delle tre Regioni e di ascoltare il punto di vista dei rappresentati delle Organizzazioni professionali di categoria al fine di definire le più opportune iniziative di contrasto alla diffusione di tale specie invasiva". Il fenomeno delle mucillagini, prosegue, "ha avuto forti impatti su alcune tipologie di pesca come ad esempio il settore specializzato nella raccolta della vongola di mare e, nel caso dell'acquacoltura, gli allevamenti di cozze". La richiesta di calamità naturale "è stata intrapresa a seguito dei gravi danni subiti dai pescatori e dagli allevatori veneti durante l'estate a causa della diffusione delle mucillagini nelle acque dell'Alto Adriatico, fenomeno aggravato dalle elevate temperature e dalla mancanza di ossigeno. Siamo al fianco dei pescatori per far fronte a questa nuova emergenza - conclude Corazzari- che arreca un altro duro colpo a un settore, quello della pesca e dell'acquacoltura, che è già pesantemente in difficoltà"