S.AGATA FELTRIA: Tutti matti per il tartufo, il borgo invaso da migliaia di visitatori | FOTO
La 41ª Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria cala un bis da record. Anche la seconda domenica dell’edizione 2025 ha richiamato nel borgo dell’Alta Valmarecchia una folla imponente di visitatori, giunti da tutta Italia per immergersi nell’atmosfera unica del paese che, per un mese, diventa la capitale del tartufo bianco.
Già dalle prime ore del mattino via Marecchiese è stata presa d’assalto da un lungo serpentone di auto e moto diretti verso Sant’Agata, dove il profumo intenso del tuber magnatum pico ha accompagnato una giornata baciata dal sole e da temperature miti. L’intero borgo, allestito con stand, botteghe artigiane e spazi gastronomici, ha offerto un colpo d’occhio d’altri tempi, animato da appassionati, famiglie e buongustai.
La gara dei cani, spettacolo e tradizione
Tra gli appuntamenti più attesi, la tradizionale “gara dei cani da tartufo” ha scandito la mattinata al Parco Montefeltro. Una ventina di esemplari, 14 femmine e 6 maschi, si sono sfidati nella ricerca delle “palline di tartufo” nascoste dalla giuria. Velocità, fiuto e intesa tra cane e conduttore sono stati gli ingredienti di una competizione avvincente, seguita da un pubblico numeroso e divertito.
Ad aggiudicarsi la vittoria è stato Pan, un lagotto di Bagnacavallo condotto da Christian Fiori, che ha completato un vero e proprio trionfo personale conquistando anche il secondo posto con un altro dei suoi lagotti, Viola. Sul terzo gradino del podio è salito Marco Docci di Novafeltria con la bracca Belen, seguito da Enrico Massari di Ferrara con Nanà, e da Danilo Tomassini di Santarcangelo di Romagna con la springer Fiamma.
La premiazione si è svolta in Piazza Garibaldi, alla presenza del sindaco Goffredo Polidori e del presidente della Pro Loco, Stefano Lidoni, che hanno consegnato ai vincitori coppe, targhe, salumi e cibo per cani offerti dagli sponsor.
Il regno del tartufo bianco
Otto stand dedicati al tartufo bianco pregiato hanno rappresentato le principali aree tartufigene italiane, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire le diverse sfumature di profumo e consistenza del prezioso tubero. La Fiera di Sant’Agata Feltria si conferma così non solo un punto di riferimento commerciale, ma anche un’occasione di valorizzazione culturale: qui il tartufo è esaltato come simbolo del legame profondo tra uomo e natura, in un ambiente incontaminato che ne tutela il ciclo naturale.
Cucina e convivialità
Il successo della giornata si è esteso anche agli spazi gastronomici, dove si è registrato il tutto esaurito. Il “Capannone dei Ristoranti”, che ospita quattro storiche realtà locali — Villa Labor, Spiga d’Oro, Il Palazzo e Sottobosco — è stato preso d’assalto sin dall’apertura. Ogni piatto, proposto al prezzo popolare di 10 euro, ha celebrato il tartufo bianco in mille declinazioni, dalla tagliatella al carpaccio, fino alle uova e ai tortini salati.
La Fiera proseguirà per altre due domeniche, con nuove iniziative, degustazioni, spettacoli e il consueto mercatino artigianale che anima le vie del borgo. Sant’Agata Feltria conferma così il suo ruolo di ambasciatrice d’autunno e di capitale del gusto nel cuore della Romagna.
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