15 OTTOBRE 2025

17:58

NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

313 visualizzazioni


15 OTTOBRE 2025 - 17:58


NOTIZIA DI ATTUALITÀ

DI

313 visualizzazioni



BOLOGNA: Nord Stream, annullata consegna di Kuznietsov a Germania

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione con cui la Corte d'appello aveva disposto la consegna alla Germania di Serhii Kuznietsov, l'ex capitano dell'esercito ucraino arrestato su mandato europeo nel Riminese il 21 agosto, con l'accusa di aver sabotato nel settembre 2022 i gasdotti Nord Stream 1 e 2. Il caso dovrà essere rivalutato da un nuovo collegio. In udienza la Procura generale ha chiesto l'accoglimento di uno dei motivi del ricorso della difesa, avvocato Nicola Canestrini, sull'erronea qualificazione giuridica dei fatti nel mandato di arresto europeo. 

"Tale errore - spiega l'avvocato Canestrini - aveva comportato una lesione del diritto del mio assistito a partecipare effettivamente al proprio processo, in violazione dei principi del giusto processo sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dal diritto dell'Unione europea. La Suprema Corte ha condiviso questa impostazione, disponendo l'annullamento con rinvio. Le motivazioni della decisione seguiranno fra alcune settimane". Alla luce di quanto deciso, il difensore valuterà nei prossimi giorni se sussistono i presupposti per chiedere la scarcerazione, "venuto meno il titolo giuridico che sorreggeva la misura". "Questa decisione conferma che anche nei rapporti di cooperazione giudiziaria penale europea, i diritti fondamentali e le garanzie processuali non possono mai essere sacrificati alla ragion di Stato. Né l'efficienza né la pressione politica possono giustificare la compressione del diritto a un processo equo: lo Stato di diritto vive solo dove i diritti prevalgono sul potere", continua l'avvocato.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FORLÌ: Ai Musei San Domenico inaugura la sala dei “Grandi Donatori” e riapre la Collezione Verzocchi | VIDEO

Oltre 140 fra sculture e dipinti realizzati da prestigiosi artisti italiani e una nuova ala dedicata ai “Grandi Donatori”. Per l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura 2028 Forlì punta sempre di più sui Musei San Domenico. Alla presenza della giunta comunale, degli allestitori e di tanti appassionati di arte e cultura forlivesi sono stati inaugurati una nuova sala che conterrà 48 opere appartenute a divesi donatori ed è stara riaperta al pubblico la Collezione Verzocchi.  L’ennesima dimostrazione della forte vocazione artistica della città e un ulteriore passo verso la consolidazione della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. Sono questi i segnali lanciati dal Comune di Forlì attraverso l’inaugurazione di una nuova sezione dei Musei di San Domenico dedicata ai “Grandi Donatori” e alla temporanea riapertura al pubblico della Collezione Verzocchi. Per un totale di oltre 190 opere fra dipinti, ritratti e sculture di straordinaria fattezza. 48 quelle che adornano la sala dei “Grandi Donatori”; 146 quelle appartenute e commissionate a 70 artisti italiani da Giuseppe Verzocchi, mecenate nato a fine Ottocento in una famiglia di origine forlivese. Preceduto da un nuova conferenza della rassegna “Un dipinto al mese” centrata sullo scultore italiano di inizio Novecento Adolfo Wildt nella ex Chiesa di San Giacomo, il taglio del nastro da parte del sindaco Gian Luca Zattini si è tenuto davanti una nutrita cornice di appassionati avvolti da un’esplosione di luci e colori. “Un atto di profondo senso civico” è ciò che rappresenta – a detta del primo cittadino di Forlì - la sezione “Grandi Donatori”. Un’area dei Musei cittadini fino ad oggi inutilizzata che – soprattutto per l’elevato tenore estetico dei capolavori che ospiterà – vuole celebrare la generosità di cittadini, famiglie e collezionisti che hanno donato opere di prestigio di loro proprietà al patrimonio pubblico “abdicando al valore economico, ma soprattutto affettivo” – ha sottolineato Zattini. Due novità che rinnovano e arricchiscono il patrimonio storico-artistico della città e che, nei piani dell’amministrazione, si innestano nel già avviato programma che porterà Forlì e Cesena a competere per l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura italiana 2028.