11 FEBBRAIO 2025

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11 FEBBRAIO 2025 - 14:32


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BOLOGNA: Turrita d’Argento a Carlo Soricelli, l’artista che monitora le morti sul lavoro

Consegnata a Bologna la Turrita d’Argento, uno dei più importanti riconoscimenti conferiti dal Comune, all’artista Carlo Soricelli, fondatore oltre quindici anni fa di un osservatorio nazionale indipendente delle morti sul lavoro

L’arte non è solo per i milionari. Lo ha ribadito, con una provocatoria banana incorniciata alla modica cifra di un euro e cinquanta, in risposta ironica alla ben più cara opera firmata Cattelan, Carlo Soricelli, nato a Benevento nel 1949 ma bolognese fin da bambino, ex metalmeccanico con la passione dell’arte, diventata poi vera e propria ragione di vita nel tempo. Anticonformista, artista degli ultimi e degli esclusi, attento al tema dei rifiuti prima che diventasse una moda, in prima linea in mille lotte sociali e soprattutto sul tema delle morti sul lavoro, fondando nel 2008, un osservatorio nazionale diventato nel tempo punto di riferimento anche fuori i confini bolognesi ed emiliano-romagnole, a Soricelli il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha consegnato la Turrita d’Argento, una delle più importanti onorificenze conferite dal Comune a persone o realtà che si contraddistinguono per contribuire al progresso della città. “Io sono pittore e scultore da oltre cinquant’anni -ha detto Soricelli, visibilmente emozionato - , ho cominciato a monitorare la situazione dopo la tragedia della ThyssenKrupp, ma è un tema che trattavo nelle mie opere già dal 1980. Quindi quando sono andato in pensione e ho visto che non c’erano notizie recenti, ho iniziato a raccogliere i dati, con l’aiuto dei miei figli. Li ho registrati tutti, quindi è un documento importantissimo che un domani donerò volentieri a chi vorrà lavorare su questo”. “Grazie al suo osservatorio tante persone e associazioni hanno potuto ottenere verità e giustizia” ha ricordato Lepore a margine della cerimonia.




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FERRARA: Palestina, momenti di tensione in Consiglio comunale

Una trentina di rappresentanti pro Palestina hanno interrotto il Consiglio comunale di Ferrara, insultando il sindaco Alan Fabbri. Lo riferisce il Comune e il sindaco ha postato sulla sua pagina Facebook un video di quanto avvenuto nel pomeriggio, con momenti di tensione tra gli attivisti e la polizia locale e un faccia a faccia che ha coinvolto lo stesso primo cittadino leghista. "Questa è la democrazia di chi vuole insegnare agli altri i valori della democrazia e della pace. Un fatto vergognoso accaduto pochi minuti fa durante lo svolgimento del consiglio comunale. Scusatemi ma anch'io ogni tanto perdo le staffe", scrive Fabbri. Tutto è avvenuto durante il dibattito sulle mozioni all'ordine del giorno relative alla situazione in medioriente "Israele-Palestina: due popoli, due stati". Alcuni rappresentanti, seduti in platea, hanno interrotto la seduta esibendo le bandiere della Palestina e gridando "vergogna, vergogna". Lo stesso gruppo, riferisce sempre il Comune, aveva già aggredito verbalmente il primo cittadino durante il suo passaggio in piazza Savonarola lo scorso settembre. "Lo trovo un fatto estremamente vergognoso. I primi a non rispettare i valori democratici di questo Paese, come lo è l'assise di una seduta in Consiglio Comunale, è proprio chi si professa difensore dei valori di democrazia e di pace globale", ha aggiunto Fabbri. Il Consiglio è stato sospeso.