11 FEBBRAIO 2025

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11 FEBBRAIO 2025 - 14:03


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RAVENNA: Il rigassificatore arriverà in porto tra pochi giorni | VIDEO

Mancano davvero pochi giorni all’arrivo del rigassificatore a Ravenna. Se ne è parlato oggi in un convegno sulla transizione energetica. Non arrivano però buone notizie sul fronte delle energie rinnovabili, i cui progetti sono fermi.

A Ravenna avanti tutta con il rigassificatore. Meno, molto meno con l’eolico e le energie rinnovabili. È quanto emerge dall’incontro sulla transizione energetica organizzato dal Resto del Carlino, al quale hanno preso parte due pesi massimi del settore: l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier.

Proprio quest’ultimo ha fatto il punto sulla situazione dell’impianto di rigassificazione del gas liquido a Ravenna, che sembra pronto a partire: “Alla fine del mese di febbraio arriverà la nave – ha spiegato Venier – dopodiché potremo cominciare i test e completare la fase di predisposizione. Contiamo, nel mese di aprile, di renderla disponibile e quindi, da quel momento in poi, dovrebbero cominciare ad arrivare delle navi commerciali per scaricare il gas.”

Tutt’altro discorso, invece, per il parco eolico al largo dell’Adriatico, di cui si discute da anni, ma che per il momento è ancora fermo al palo. Manca il decreto del governo che dovrebbe sbloccare i lavori, ha spiegato Michele de Pascale: senza quello non si può andare avanti. “Noi in questo momento siamo presi d’assedio su alcuni crinali appenninici che vanno tutelati sul versante del paesaggio e non veniamo autorizzati a realizzare opere a oltre 20 chilometri dalla costa, dove l'impatto paesaggistico sarebbe praticamente nullo. Quindi serve una scelta forte da parte del governo nel sostenere questi progetti offshore lontano dalle coste, perché l'energia rinnovabile la dobbiamo produrre e la dobbiamo produrre dove, ovviamente, gli impatti paesaggistici sono più bassi.”




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FERRARA: Palestina, momenti di tensione in Consiglio comunale

Una trentina di rappresentanti pro Palestina hanno interrotto il Consiglio comunale di Ferrara, insultando il sindaco Alan Fabbri. Lo riferisce il Comune e il sindaco ha postato sulla sua pagina Facebook un video di quanto avvenuto nel pomeriggio, con momenti di tensione tra gli attivisti e la polizia locale e un faccia a faccia che ha coinvolto lo stesso primo cittadino leghista. "Questa è la democrazia di chi vuole insegnare agli altri i valori della democrazia e della pace. Un fatto vergognoso accaduto pochi minuti fa durante lo svolgimento del consiglio comunale. Scusatemi ma anch'io ogni tanto perdo le staffe", scrive Fabbri. Tutto è avvenuto durante il dibattito sulle mozioni all'ordine del giorno relative alla situazione in medioriente "Israele-Palestina: due popoli, due stati". Alcuni rappresentanti, seduti in platea, hanno interrotto la seduta esibendo le bandiere della Palestina e gridando "vergogna, vergogna". Lo stesso gruppo, riferisce sempre il Comune, aveva già aggredito verbalmente il primo cittadino durante il suo passaggio in piazza Savonarola lo scorso settembre. "Lo trovo un fatto estremamente vergognoso. I primi a non rispettare i valori democratici di questo Paese, come lo è l'assise di una seduta in Consiglio Comunale, è proprio chi si professa difensore dei valori di democrazia e di pace globale", ha aggiunto Fabbri. Il Consiglio è stato sospeso.