BOLOGNA: Caro biglietti autobus, mobilitazione di sinistra e collettivi | VIDEO
Non si placano le polemiche dopo l’aumento del costo del biglietto dell’autobus deciso dalla giunta di Bologna. Protesta davanti al Comune di partiti di sinistra extraparlamentare, collettivi, sindacati di base e ambientalisti che chiedono al sindaco Lepore un passo indietro.
Almeno un centinaio i presenti, nonostante la pioggia, nel cortile del Comune di Bologna per un’assemblea pubblica lanciata da partiti di sinistra, collettivi, sindacati di base e ambientalisti, contro l’aumento a 2,30 euro del biglietto dell’autobus in vigore dal prossimo primo marzo. Obiettivo: dare forza a una mobilitazione che possa spingere la giunta Lepore, anche attraverso nuove e diverse forme di protesta, a ritirare un rincaro definito assurdo e classista, fra l’altro negli stessi in giorni in cui anche la Regione annuncia una manovra con aumenti di tasse, bollo e ticket. “È una città e una regione non più pensata per i lavoratori e le lavoratrici” attacca Federico Serra del sindacato di base. “Chiediamo una cosa molto semplice, e cioè che in una fase di aumenti del carovita come questa, un comune che si autoproclama progressista non può aumentare le tariffe del trasporto pubblico locale” sottolinea invece Riccardo Gandini, segretario provinciale eletto da poco di Rifondazione Comunista, ricordando come gli utili di Tper, ad esempio, sarebbero stati potuti utilizzare per evitare gli aumenti. Nel mirino, anche Coalizione Civica, forza a sinistra del Pd nella maggioranza in Comune, di cui fa parte la vicesindaca Emily Clancy. “Come fatto col passante, ma parla di verde ma poi appoggia le politiche grigie e marroni del sindaco Lepore -commenta Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo -. Noi però lo diciamo forte e chiaro, c’è anche un problema politico in questa città, in cui il sidnaco può permettersi di annunciare una questione del genere in una conferenza stampa convocata quasi di nascosto e una serie di alleati che devono tenere il gioco”.
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