17 APRILE 2025

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17 APRILE 2025 - 18:17


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ROMAGNA: Capitale della Cultura, de Pascale, “sostegno a Forlì e Cesena ”

Pieno sostegno ai Comuni di Forlì e Cesena in vista della presentazione della candidatura a Capitale italiana della cultura 2028 e disponibilità a entrare nel Comitato promotore.

 

Lo hanno espresso oggi a Bologna il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, incontrando i sindaci Gian Luca Zattini ed Enzo Lattuca.

 

“Confermiamo l’appoggio della Regione a questa alleanza territoriale che partendo dai comuni di Forlì e di Cesena, si estende a tutto il territorio della provincia interessando l’intera Romagna- affermano de Pascale e Allegni-. Una proposta unitaria che potrà fare leva sui tanti punti di forza di un territorio, della sua storia e della sua cultura per costruire una candidatura di grande valore. Per questo esprimano fin da ora la disponibilità della Regione a entrare nel Comitato promotore per dare un contributo fattivo durante tutto il percorso che dovrà portare alla presentazione del dossier”.

 

“Usciamo da questo incontro, più forti e competitivi di prima- dichiara il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini-. Il supporto della Regione Emilia-Romagna oltre a rappresentare un valore aggiunto sul piano istituzionale, ci garantisce una spinta in più verso il traguardo di Capitale Italiana della Cultura 2028. Come Sindaco della città di Forlì, non posso che esprimere piena soddisfazione per la condivisione di un percorso con Cesena che ha saputo raccogliere le parole di stima e il sostegno concreto sia del Presidente, Michele De Pascale, che dell’Assessore regionale alla cultura, Gessica Allegni. Con la Regione come nostro partner, siamo pronti per scendere in campo con una grande squadra e lanciare così la sfida a tutto il Paese di Forlì Capitale Italiana della Cultura 2028”.

 

“La candidatura congiunta di Cesena e Forlì a Capitale italiana della Cultura 2028- commenta il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca- offre un'opportunità unica per valorizzare, in piena sinergia, il patrimonio culturale e le bellezze storiche e paesaggistiche che caratterizzano il nostro territorio, dando vita a un progetto culturale innovativo. Il superamento di due candidature cittadine a favore di una partecipazione unitaria ci permetterà infatti di coinvolgere a pieno titolo nel progetto l’intero territorio provinciale. Nessuna divisione dunque ma una piena collaborazione che parte proprio dalle politiche culturali. In questo senso abbiamo lavorato, trovando una pari sintonia da parte del Comune di Forlì. Fondamentale in questa corsa comune sarà il pieno sostegno della Regione Emilia-Romagna, con cui oggi abbiamo condiviso le prossime tappe, e di tutte le realtà che compongono il tessuto socio-culturale ed economico dei due territori”.

 

Nei giorni scorsi il Comune di Forlì e il Comune di Cesena hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per l’organizzazione e l’attuazione, in forma congiunta tra i due Enti, di ogni attività preparatoria ed esecutiva necessaria per la presentazione della candidatura territoriale quale “Capitale Italiana della Cultura 2028”. Una candidatura che sarà presentata dal Comune di Forlì, ma “avendo riguardo ai territori, alle caratteristiche e ai contesti di entrambe le amministrazioni” e con “elementi e contenuti che attribuiscano pari rilevanza ai due comuni di Cesena e di Forlì”.

 

 




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BOLOGNA: Firmato protocollo candidatura della Via Francigena Italiana a Patrimonio Unesco

Firmato oggi a Venezia, al Campo San Polo, nell’ambito del Festival delle Regioni, il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura e le Regioni attraversate dalla Via Francigena italiana per sostenere la candidatura del celebre cammino alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un passo importante nel percorso avviato nel 2017, che vede la Regione Toscana come capofila e la partecipazione attiva dell’Emilia-Romagna, insieme a Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Alla cerimonia erano presenti il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e gli assessori delle Regioni coinvolte, tra cui l’assessora al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Roberta Frisoni. “La nostra Regione è in prima fila- ha dichiarato Frisoni- per promuovere al meglio uno dei cammini storici e religiosi più importanti d’Italia, che si inserisce in una strategia complessiva di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico legato ai cammini di pellegrinaggio”. Nel tratto emiliano-romagnolo, la Via Francigena attraversa territori di straordinaria ricchezza: dalle pievi romaniche del Piacentino agli antichi monasteri cistercensi e alle grandi cattedrali, come il Duomo di Fidenza. Un percorso suggestivo, tra natura e spiritualità, che ha accompagnato per secoli i pellegrini verso Roma. Oggi, questo itinerario – riconosciuto dal 1994 come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – punta al massimo riconoscimento internazionale. “L’obiettivo- ha aggiunto Frisoni- è valorizzare la Via Francigena come grande asse culturale europeo, capace di unire popoli, religioni e territori. E il riconoscimento UNESCO rappresenterebbe un salto di qualità fondamentale, con importanti ricadute in termini di visibilità internazionale, sviluppo locale, turismo sostenibile e tutela del patrimonio”. L’assessora ha sottolineato come la candidatura si inserisca perfettamente nel lavoro portato avanti dall’Emilia-Romagna per promuovere i cammini e le vie di pellegrinaggio: “Abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa, che si integra con un’offerta regionale di 21 cammini interregionali, immersi in paesaggi di rara bellezza, tra borghi, castelli e luoghi di fede. Un turismo rispettoso dell’ambiente che intercetta anche la crescente domanda sia dei turisti italiani che di quelli internazionali di percorsi e attività all’aria aperta, che permette di riscoprire il territorio a piedi o in bici assaporando anche le eccellenze enogastronomiche dei nostri territori”. Il Protocollo rinnovato oggi rappresenta un ulteriore passo verso la presentazione ufficiale della candidatura. Dopo la prima firma nel 2017 e il rinnovo nel 2019 con l’ingresso del Ministero della Cultura, il progetto è stato ampliato per coinvolgere l’intero tracciato europeo della Via Francigena, da Canterbury a Roma. Per gestire il processo e redigere il Dossier di candidatura, la Regione Toscana ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 1,1 milioni di euro. Ora l’obiettivo è concludere entro il 2025 il Preliminary Assessment, la valutazione preliminare, necessaria affinché lo Stato possa selezionare la candidatura italiana ufficiale da presentare all’UNESCO per il 2026. La Regione Toscana ha anticipato che il Dossier sarà concluso a giugno.