RIMINI: Niente 25 aprile a Pennabilli, è bufera contro Giannini | FOTO
Il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini, ha deciso di non celebrare il 25 aprile nel comune riminese.
Questo ha suscitato diverse reazioni da parte di esponenti politici.
“Il 25 aprile è una celebrazione divisiva, da quando sono sindaco io non l’abbiamo mai festeggiato. E mai lo festeggeremo finché sarò in carica”, queste sono le parole del primo cittadino di Pennabilli, Mauro Giannini, in merito alla giornata sulla liberazione dal nazifascismo
E dopo questa dichiarazione si sono accese le polemiche.
Il deputato Pd Andrea Gnassi ha criticato il sindaco di Pennabilli dichiarando che il 25 aprile è una Festa nazionale che celebra la nascita dell’Italia libera, democratica e antifascista, e ha accusato lo stesso Giannini di non rispettare i doveri istituzionali.
Il parlamentare ha anche invocato una nuova legge contro l’apologia del fascismo, sottolineando l’importanza della memoria storica.
Critiche sono arrivate anche dal sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, che ha chiesto l’intervento della Prefettura per richiamare Giannini ai suoi obblighi di rappresentante delle istituzioni.
Inoltre il senatore del Movimento 5 Stelle, Croatti, che ha accusato Giannini di non comprendere il significato profondo della Resistenza e del suo valore antifascista.
La resistenza, ha detto il senatore, ha unito una vasta gamma di forze politiche contro il nazifascismo e solo chi non riesce a definirsi antifascista ha difficoltà a celebrare questa giornata.
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BOLOGNA: Firmato protocollo candidatura della Via Francigena Italiana a Patrimonio Unesco
Firmato oggi a Venezia, al Campo San Polo, nell’ambito del Festival delle Regioni, il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura e le Regioni attraversate dalla Via Francigena italiana per sostenere la candidatura del celebre cammino alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un passo importante nel percorso avviato nel 2017, che vede la Regione Toscana come capofila e la partecipazione attiva dell’Emilia-Romagna, insieme a Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Alla cerimonia erano presenti il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e gli assessori delle Regioni coinvolte, tra cui l’assessora al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Roberta Frisoni. “La nostra Regione è in prima fila- ha dichiarato Frisoni- per promuovere al meglio uno dei cammini storici e religiosi più importanti d’Italia, che si inserisce in una strategia complessiva di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico legato ai cammini di pellegrinaggio”. Nel tratto emiliano-romagnolo, la Via Francigena attraversa territori di straordinaria ricchezza: dalle pievi romaniche del Piacentino agli antichi monasteri cistercensi e alle grandi cattedrali, come il Duomo di Fidenza. Un percorso suggestivo, tra natura e spiritualità, che ha accompagnato per secoli i pellegrini verso Roma. Oggi, questo itinerario – riconosciuto dal 1994 come Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – punta al massimo riconoscimento internazionale. “L’obiettivo- ha aggiunto Frisoni- è valorizzare la Via Francigena come grande asse culturale europeo, capace di unire popoli, religioni e territori. E il riconoscimento UNESCO rappresenterebbe un salto di qualità fondamentale, con importanti ricadute in termini di visibilità internazionale, sviluppo locale, turismo sostenibile e tutela del patrimonio”. L’assessora ha sottolineato come la candidatura si inserisca perfettamente nel lavoro portato avanti dall’Emilia-Romagna per promuovere i cammini e le vie di pellegrinaggio: “Abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa, che si integra con un’offerta regionale di 21 cammini interregionali, immersi in paesaggi di rara bellezza, tra borghi, castelli e luoghi di fede. Un turismo rispettoso dell’ambiente che intercetta anche la crescente domanda sia dei turisti italiani che di quelli internazionali di percorsi e attività all’aria aperta, che permette di riscoprire il territorio a piedi o in bici assaporando anche le eccellenze enogastronomiche dei nostri territori”. Il Protocollo rinnovato oggi rappresenta un ulteriore passo verso la presentazione ufficiale della candidatura. Dopo la prima firma nel 2017 e il rinnovo nel 2019 con l’ingresso del Ministero della Cultura, il progetto è stato ampliato per coinvolgere l’intero tracciato europeo della Via Francigena, da Canterbury a Roma. Per gestire il processo e redigere il Dossier di candidatura, la Regione Toscana ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 1,1 milioni di euro. Ora l’obiettivo è concludere entro il 2025 il Preliminary Assessment, la valutazione preliminare, necessaria affinché lo Stato possa selezionare la candidatura italiana ufficiale da presentare all’UNESCO per il 2026. La Regione Toscana ha anticipato che il Dossier sarà concluso a giugno.