14 MAGGIO 2025

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14 MAGGIO 2025 - 02:09


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BOLOGNA: Confabitare, “futuro non roseo per le compravendite immobiliari” | VIDEO

L’associazione Confabitare ha fatto il punto, durante gli Stati Generali a Bologna, sul futuro del mercato immobiliare: al centro i temi legati alla morosità, ai mutui e ai canteri del tram, che rischiano di portare a una svalutazione degli immobili.

Un futuro non roseo per le compravendite immobiliari, con la difficoltà ad accedere ai mutui. E’ quanto emerge dall’analisi di Confabitare durante gli Stati Generali a Bologna: al centro lo scenario immobiliare attuale, con le paure per i proprietari legate alle garanzie sulla morosità, in attesa di miglioramenti normativi come il decreto sicurezza. Immobili che vivono una svalutazione, secondo Confabitare, legata ai cantieri del tram e a un mancato collegamento con alcuni comuni limitrofi.

Alberto Zanni, Presidente Confabitare Nazionale: "C'è stata una riduzione particolare di quelli che sono i tassi di interesse dei mutui e quindi la gente fa ancora fatica ad accedere ai mutui e a pagare le rate che sono previste e per quanto riguarda le locazioni si trovano pochi alloggi disponibili nel mercato quindi gli affitti sono elevati. Molti proprietari non non affittano i loro alloggi, preferiscono mantenerli sfitti proprio perché temono che una volta messo un inquilino in casa, questo dopo tenga sempre occupato l’immobile senza pagare l’affitto e quindi è una occupazione abusiva. E' un problema da risolvere; c’è stato un decreto sicurezza che prevede un passo in avanti in questo senso ma non non è ancora sufficiente per poter sbloccare tutto il settore".

 




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EGITTO: Marcia per Gaza, attivisti bloccati, numerosi emiliano-romagnoli

La marcia per Gaza si è interrotta al Cairo. Decine di italiani giunti in Egitto per partecipare a una manifestazione internazionale di solidarietà verso la Palestina sono stati trattenuti per ore nell'aeroporto della capitale. Con loro anche tantissimi Pro Pal da altri Paesi. "Siamo circondati da soldati-ragazzini - ha detto uno di loro - e non possiamo fare niente. Neanche cercare qualcosa da mangiare. Andiamo in bagno ma a due a due, e solo perché è intervenuto il consolato italiano".    L'Egitto ha voluto attivare un'unità di crisi "per monitorare l'afflusso delle persone e per esaminarne i visti, autorizzando l'ingresso di alcuni e ordinando il rimpatrio di altri". In mattinata i primi 73, di varie nazionalità, sono stati imbarcati su un aereo diretto a Istanbul. Un altro centinaio, bloccati "per aver violato le procedure di ingresso nel Paese e per non aver ottenuto l'autorizzazione preventiva", sono stati "deportati su diversi voli in uscita dall'Egitto".    Per quel che riguarda gli italiani sono rientrati in sette, mentre almeno in 35 sono stati lasciati passare. Il ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha spiegato che il caso è stato "seguito minuto per minuto" da un team del consolato e da un funzionario dell'ambasciata, che si sono prodigati per fornire tutta l'assistenza possibile.    L'intenzione dei Pro Pal era raggiungere il punto di concentramento di Al-Arish, località turistica sul Sinai, e poi di dare vita a una "marcia internazionale" fino a ridosso del confine con la Striscia. Una marcia che, ha sottolineato Tajani, "non è stata autorizzata". "Abbiamo preparato a lungo il viaggio degli attivisti - obiettano dal movimento Global March to Gaza Italia - e non è quello che ci era stato detto: non ci risultava che l'Egitto avesse dichiarato che l'iniziativa era illegale. Peraltro se una persona ha un visto turistico non c'è ragione di respingerla". Gli attivisti fanno anche presente che "l'ambasciata non ci ha autorizzato a trasmettere alla Farnesina una lista con i partecipanti alla marcia". Ora la battuta d'arresto ha rimescolato le carte e non sarà agevole, per chi ha scelto di restare al Cairo, capire come sobbarcarsi il lungo viaggio verso Al-Arish, e persino se la marcia potrà avere luogo.    Sui trattenimenti hanno protestato il deputato Mario Grimaldi (Avs) e gli europarlamentari Cecilia Strada (Pd) e Leoluca Orlando (Verdi): "pur di non mettere in discussione i rapporti con Israele, l'Italia e gli altri Stati europei stanno abbandonando cittadini e cittadine".    Fra gli italiani ce n'erano dal Veneto (sono rientrati in 5), dall'Emilia-Romagna (il gruppo più numeroso), dalla Campania. Un siciliano con doppio passaporto è stato respinto. Da Torino erano partiti Vittoria Antonioli Arduini e Andrea Usala, 21 e 25 anni, studenti alla Holden, la scuola di storytelling fondata da Alessandro Baricco. Nelle ultime settimane sono stati fra gli animatori del 'presidio permanente per Gaza' allestito in piazza Castello. Lui ha deciso di restare al Cairo, lei è tornata a casa. "Ne sono felice - ha commentato la mamma della giovane - ma quando sarà qui resteremo in silenzio, perché a Gaza i bambini continuano a morire".