18 MAGGIO 2025

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18 MAGGIO 2025 - 05:19


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CESENA: Grande partecipazione per la Giornata Internazionale della Celiachia | FOTO

In occasione della Giornata Internazionale della Celiachia, venerdì 16 maggio, si è svolto in Piazza del Popolo un partecipato momento di incontro promosso da AIC – Associazione Italiana Celiachia, per sensibilizzare la cittadinanza su questa importante condizione. Per l’occasione, la Fontana Masini e l’orologio del Comune di Cesena si sono simbolicamente illuminati di verde, colore ufficiale dell’AIC. L’iniziativa, promossa da AIC Cesena con il patrocinio del Comune, ha riscosso un grande successo: oltre 150 persone – tra celiaci e non, adulti e bambini – hanno preso parte al momento di incontro organizzato accanto alla Fontana Masini, cuore dell’evento. Protagonisti della serata sono stati il food truck “Il girasole di Batti” con una deliziosa pizza senza glutine e il carretto della gelateria “Il Jelato di Jessica”, realtà interamente gluten free, che ha offerto gustose specialità senza glutine: gelato artigianale, yogurt con frutta, biscotti e focacce, dimostrando quanto inclusione e bontà possano andare di pari passo. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale è stato l’Assessore Lorenzo Plumari, che ha ringraziato l’Associazione Italiana Celiachia per il lavoro quotidiano e costante svolto sul territorio in termini di informazione, sensibilizzazione e supporto alle persone celiache. Plumari ha inoltre sottolineato l’importanza della ricerca scientifica, fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per garantire diagnosi sempre più tempestive ed efficaci. Il momento più suggestivo della serata è stato l’illuminazione in verde della storica Fontana Masini, accolta da un caloroso applauso dei presenti: un gesto simbolico, ma di grande impatto, per ricordare l’importanza della diagnosi precoce, dell’informazione corretta e del diritto a una vita serena e inclusiva per tutte le persone celiache.




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EGITTO: Marcia per Gaza, attivisti bloccati, numerosi emiliano-romagnoli

La marcia per Gaza si è interrotta al Cairo. Decine di italiani giunti in Egitto per partecipare a una manifestazione internazionale di solidarietà verso la Palestina sono stati trattenuti per ore nell'aeroporto della capitale. Con loro anche tantissimi Pro Pal da altri Paesi. "Siamo circondati da soldati-ragazzini - ha detto uno di loro - e non possiamo fare niente. Neanche cercare qualcosa da mangiare. Andiamo in bagno ma a due a due, e solo perché è intervenuto il consolato italiano".    L'Egitto ha voluto attivare un'unità di crisi "per monitorare l'afflusso delle persone e per esaminarne i visti, autorizzando l'ingresso di alcuni e ordinando il rimpatrio di altri". In mattinata i primi 73, di varie nazionalità, sono stati imbarcati su un aereo diretto a Istanbul. Un altro centinaio, bloccati "per aver violato le procedure di ingresso nel Paese e per non aver ottenuto l'autorizzazione preventiva", sono stati "deportati su diversi voli in uscita dall'Egitto".    Per quel che riguarda gli italiani sono rientrati in sette, mentre almeno in 35 sono stati lasciati passare. Il ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha spiegato che il caso è stato "seguito minuto per minuto" da un team del consolato e da un funzionario dell'ambasciata, che si sono prodigati per fornire tutta l'assistenza possibile.    L'intenzione dei Pro Pal era raggiungere il punto di concentramento di Al-Arish, località turistica sul Sinai, e poi di dare vita a una "marcia internazionale" fino a ridosso del confine con la Striscia. Una marcia che, ha sottolineato Tajani, "non è stata autorizzata". "Abbiamo preparato a lungo il viaggio degli attivisti - obiettano dal movimento Global March to Gaza Italia - e non è quello che ci era stato detto: non ci risultava che l'Egitto avesse dichiarato che l'iniziativa era illegale. Peraltro se una persona ha un visto turistico non c'è ragione di respingerla". Gli attivisti fanno anche presente che "l'ambasciata non ci ha autorizzato a trasmettere alla Farnesina una lista con i partecipanti alla marcia". Ora la battuta d'arresto ha rimescolato le carte e non sarà agevole, per chi ha scelto di restare al Cairo, capire come sobbarcarsi il lungo viaggio verso Al-Arish, e persino se la marcia potrà avere luogo.    Sui trattenimenti hanno protestato il deputato Mario Grimaldi (Avs) e gli europarlamentari Cecilia Strada (Pd) e Leoluca Orlando (Verdi): "pur di non mettere in discussione i rapporti con Israele, l'Italia e gli altri Stati europei stanno abbandonando cittadini e cittadine".    Fra gli italiani ce n'erano dal Veneto (sono rientrati in 5), dall'Emilia-Romagna (il gruppo più numeroso), dalla Campania. Un siciliano con doppio passaporto è stato respinto. Da Torino erano partiti Vittoria Antonioli Arduini e Andrea Usala, 21 e 25 anni, studenti alla Holden, la scuola di storytelling fondata da Alessandro Baricco. Nelle ultime settimane sono stati fra gli animatori del 'presidio permanente per Gaza' allestito in piazza Castello. Lui ha deciso di restare al Cairo, lei è tornata a casa. "Ne sono felice - ha commentato la mamma della giovane - ma quando sarà qui resteremo in silenzio, perché a Gaza i bambini continuano a morire".