FORLÌ: Le “Alluvioni urbane” sono sempre più la normalità | VIDEO
Torniamo a parlare del nubifragio che si è abbattuto su Forlì martedì sera. I danni fortunatamente sono stati ridotti ma resta la preoccupazione per una città sempre più in difficoltà nel gestire le forti piogge.
Sessantasei millimetri di pioggia caduti in un’ora, dalle 21:30 alle 22:30. In pratica, si è riversato in sessanta minuti il quantitativo di pioggia che normalmente cade in un mese. È questo il dato relativo al violento nubifragio che martedì sera si è abbattuto su Forlì, causando l’allagamento di diverse zone della città e delle aree limitrofe: da Ronco a Ca’Ossi, da Vecchiazzano a San Martino in Strada.
L’acqua, dopo aver mandato in tilt le reti fognarie, ha invaso le strade, penetrando poi nelle cantine e nei garage. Si sono verificati anche alcuni blackout e un incidente stradale a Forlimpopoli, fortunatamente senza gravi conseguenze. I danni, alla fine, sono risultati contenuti, ma resta forte la preoccupazione per gli scenari futuri.
Questa volta, il tema non è tanto la gestione dell’emergenza, quanto la presa di coscienza di una realtà sempre più frequente: quella delle cosiddette “alluvioni urbane”, con cui sarà necessario imparare a convivere. A sottolinearlo è il Comitato Unitario Vittime del Fango di Forlì:
“Non abbiamo più bisogno di titoli ad effetto sull’incubo alluvione, ma di un lucido e serio esame del fenomeno", si legge in un comunicato.
"Servono nuovi sistemi di drenaggio e deflusso, caditoie e reti idriche funzionali, tarati sui nuovi indici di precipitazione.”
“È stato un evento inaspettato”, ha commentato l’assessore alla Mobilità, Petetta. “Nessuno poteva immaginare una quantità d’acqua simile in così poco tempo.”
Il problema è proprio questo: ciò che fino a poco tempo fa veniva considerato straordinario sta diventando sempre più ordinario.
ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ