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20 GIUGNO 2025 - 16:28


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EMILIA-ROMAGNA: Giani e De Pascale, "contrastare spopolamento delle aree interne"

"I negozi e le cooperative di comunità sono presìdi che rappresentano veri e propri pilastri sociali ed economici, capaci di contrastare lo spopolamento, garantire servizi essenziali e rigenerare i territori". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che venerdì è intervenuto a Marradi (Firenze) all'iniziativa 'Aree interne ed economie rigenerative' promossa da Confcooperative Toscana e Confcooperative Emilia-Romagna, a cui ha preso parte anche il governatore dell'Emilia Romagna Michele De Pascale. "Un passo importante - ha affermato Giani - verso un approccio coordinato tra Regioni per strutturare politiche condivise e risorse dedicate". Per De Pascale "mantenere vivi i nostri territori significa garantire servizi, diritti, qualità della vita e opportunità anche nelle aree interne e montane, luoghi preziosi e identitari della nostra regione. Come Regione Emilia-Romagna crediamo fermamente che i servizi di prossimità rappresentino un presidio irrinunciabile contro lo spopolamento e per lo sviluppo locale". Per Alberto Grilli e Francesco Milza, presidenti rispettivamente di Confcooperative Toscana e Confcooperative Emilia-Romagna, "mantenere vivi i territori delle aree interne significa garantire servizi di prossimità e creare nuove economie comunitarie: e per farlo serve investire in un modello strutturato di negozi e attività di comunità, che siano veri presìdi sociali ed economici". Secondo Elena Pampana, presidente di Acli Toscana "dobbiamo invertire la narrazione che descrive le aree interne come territori marginali. Sono invece luoghi strategici per costruire uno sviluppo più equilibrato, sostenibile e inclusivo. E il Terzo Settore è spesso il primo e più stabile punto di riferimento in questi contesti"




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CESENA: Sicurezza in stazione, Lattuca invoca la Polfer | VIDEO

Incontro tra cittadinanza e amministrazione comunale ieri sera alla festa del Partito Democratico di Cesena. Tra gli argomenti quello della sicurezza in stazione con il sindaco Lattuca che chiede rinforzi al governo. D’ora in poi, a chiunque ci chiederà della sicurezza nella zona della stazione, risponderemo di rivolgersi al Governo. Sono queste le parole del sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che lunedì sera, durante la festa del Partito Democratico, ha aperto il confronto annuale con la cittadinanza, lanciando una polemica nei confronti di Roma. “Cesena è la città più grande in Italia a non avere un ufficio della Polizia Ferroviaria”, ha dichiarato il primo cittadino. L’ufficio della Polfer è stato chiuso anni fa e da allora non è mai stato ripristinato. Un presidio, prosegue Lattuca, che sarebbe fondamentale per garantire la sicurezza dell’area, spesso teatro di episodi di microcriminalità: “Credo che una città come Cesena meriti un presidio attivo della Polfer, e per questo ci rivolgeremo al Ministero dell’Interno per chiederne il ripristino. A tutti quelli che ci dicono che alla stazione manca la sicurezza, risponderemo di sostenere questa richiesta, firmando la petizione che invieremo al Ministero.” Il piano per la sicurezza prevede anche la riqualificazione della zona. I cantieri sono in corso da mesi e saranno completati entro marzo 2026, secondo le tempistiche previste dai fondi del PNRR. “Tra un anno la zona sarà ancora più bella e potrà attrarre buona frequentazione, contribuendo ad allontanare le presenze che alimentano insicurezza. Il presidio della Polfer sarebbe essenziale, ed è davvero inspiegabile che non sia presente.”