21 GIUGNO 2025

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21 GIUGNO 2025 - 08:40


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CESENA: Contrasto povertà, inaugurato l’Emporio Solidale | VIDEO

È stato inaugurato a Cesena, in zona Torre del Moro, il nuovo Emporio Solidale con annesso Centro Servizi, struttura nata per contrastare la povertà e offrire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà. L’iniziativa è il risultato di un lungo percorso avviato il 29 luglio 2021 con la firma di un Protocollo d’intesa tra il Comune di Cesena, l’Unione dei Comuni Valle Savio e otto associazioni locali di volontariato. 

Il progetto, co-finanziato con fondi del PNRR (Missione 5 “Inclusione e coesione”), ha richiesto un investimento complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Dopo una prima fase sperimentale nel 2023 presso la scuola Don Milani e poi nei locali del mercato ortofrutticolo di Pievesestina, l’Emporio trova ora sede definitiva in una struttura su due piani immersa nel verde, che ospita anche un magazzino di 300 metri quadri con celle frigorifere.All’interno del market solidale, i nuclei familiari in condizioni di fragilità – segnalati dai servizi sociali – possono accedere mensilmente a viveri, indumenti e farmaci tramite una card con plafond dedicato. Il Centro Servizi offre invece spazi per incontri, uffici, un internet point, ambienti per l’infanzia e per la manipolazione degli alimenti.

Un punto sicuramente di ripartenza per molti, capace di generare un vero e proprio distretto solidale.




ALTRE NOTIZIE DI ATTUALITÀ

FORLÌ: Presidio in fabbrica, scontri con la Polizia, “Andiamo avanti” | VIDEO

Prosegue il presidio degli operai della Sofalegname di Forlì, licenziati in tronco dopo che l’azienda ha esaurito il contratto di subappalto per la produzione di divani. Ieri c’è stato un violento scontro con le forze dell’ordine. È finito con tre lavoratori feriti e portati in ospedale lo sgombero attuato lunedì dalle forze dell’ordine davanti ai cancelli della ditta Gruppo 8 di Forlì, dove gli operai avevano allestito un presidio bloccando i camion che trasportano le merci. La protesta è iniziata lo scorso 3 luglio, assieme ai rappresentanti del sindacato Sudd Cobas, dopo che i 40 dipendenti della Sofalegname — azienda che produce mobili in subappalto per Gruppo 8 — hanno appreso della chiusura dello stabilimento. «Abbiamo iniziato quando l’azienda ci ha comunicato che lo stabilimento sarebbe stato smantellato, e ci siamo accorti che dieci container erano già usciti da Gruppo 8, mentre altri dieci erano pronti a partire», spiega Sarah Caudiero di Sudd Cobas. Gli operai, quasi tutti di origine pakistana, sono gli stessi che lo scorso inverno avevano denunciato le dure condizioni di lavoro: costretti a dormire in fabbrica senza riscaldamento. Dopo quelle denunce, si era arrivati a un accordo che prevedeva un alloggio per tutti e un contratto a tempo indeterminato. Ma tutto è stato cancellato dalla decisione dell’azienda di chiudere. «È una situazione intollerabile: multinazionali che vengono in Italia per vantarsi del Made in Italy, ma cercano condizioni lavorative da Paesi senza tutele. E quando devono rispettare le regole, decidono di andarsene», prosegue Caudiero. Gruppo 8, da parte sua, declina ogni responsabilità, sottolineando — tramite l’avvocato Massimiliano Pompignoli — che i lavoratori sono dipendenti di un’altra ditta, la Sofalegname, e che il sindacato starebbe di fatto tenendo in ostaggio l’azienda, causando un grave danno economico. «Abbiamo promosso degli incontri, ma non sono emersi margini di trattativa», aggiunge Pompignoli. La protesta, dunque, continua: «Proseguiamo con lo sciopero ad oltranza e continuiamo a chiedere a Gruppo 8 di sedersi a un tavolo per trovare una soluzione a questa vertenza, che non può essere risolta con gli interventi violenti della polizia», conclude Sarah Caudiero.