BOLOGNA: Svolta per incidente mortale in A13, ipotesi omicidio
C'è una svolta nel caso dello schianto tra auto in A13 di domenica mattina da cui era stato estratto morto un uomo. Dopo il sopralluogo del medico legale e i primi accertamenti, quella che sembrava l'ennesima vittima di un incidente stradale si sarebbe invece trasformata in vittima di omicidio. Ilir Dervashi, albanese, 47 anni, riporta oggi il Resto del Carlino, aveva delle ferite all'addome che avevano insospettito gli agenti della Polizia stradale e l'ipotesi di delitto avrebbe trovato i primi riscontri nelle analisi della medicina legale. L'uomo, prima dell'incidente, sarebbe stato colpito con più fendenti, probabilmente con un cacciavite. Il conducente dell'auto, 34 anni, è stato arrestato domenica per omicidio. L'incidente era avvenuto poco dopo le 9, nel tratto di A13 in direzione Bologna che costeggia il quartiere Navile. L'auto su cui viaggiavano i due albanesi era schizzata contro la macchina che la precedeva, finendo fuori strada. Il 34enne era stato estratto illeso. Dervashi, invece, era morto. L'ipotesi è che tra i due uomini, entrambi con piccoli precedenti alle spalle e residenti in Veneto, possa essere scoppiata una lite sfociata nell'aggressione con un cacciavite trovato nell'abitacolo. Una fase concitata che potrebbe aver portato all'incidente stradale. Il 34enne si trova in carcere alla Dozza.
ALTRE NOTIZIE DI CRONACA
BOLOGNA: Aggressione sessuale, è caccia a due giovanissimi
Una donna di circa trent'anni è stata vittima di un'aggressione sessuale a Bologna, in via delle Belle Arti, in zona universitaria. I presunti responsabili del tentativo di violenza sarebbero due giovanissimi nordafricani: una delle ipotesi è che potrebbe trattarsi di due minorenni. Le indagini sono affidate ai carabinieri che sono prossimi a chiudere il cerchio e identificare gli autori dell'aggressione. L'episodio si è verificato nella notte tra giovedì e venerdì. La trentenne, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, stava rientrando a casa dopo il lavoro quando è stata fermata dai due. Uno dei giovani l'avrebbe sbattuta a terra, mentre l'altro ha tentato di molestarla. A questo punto gli aggressori avrebbero notato di essere visti da alcuni passanti e sarebbero fuggiti, mentre i testimoni hanno chiamato subito i carabinieri. La vittima, che ha descritto agli investigatori gli aggressori come due giovanissimi, probabilmente magrebini, si è recata per conto suo al pronto soccorso e il giorno dopo ha fatto denuncia ai carabinieri.