1 OTTOBRE 2024

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1 OTTOBRE 2024 - 08:02


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ROMAGNA: Vinto 1mln ma percepivano Reddito di Cittadinanza, due denunciati

La Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha scoperto due individui che, nonostante avessero vinto quasi un milione di euro tramite il gioco online, continuavano a percepire il Reddito di Cittadinanza.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Cesena, hanno rivelato che i due soggetti, residenti rispettivamente a Cesena e Bagno di Romagna in provincia di Forlì Cesena, avevano ottenuto il beneficio per oltre 41.000 euro complessivi, omettendo di dichiarare le vincite nelle loro Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU). Le vincite, rispettivamente superiori a 475.000 e 500.000 euro, sono state identificate grazie all’analisi delle movimentazioni dei conti di gioco dei due soggetti. Tuttavia, queste somme non sono mai state riportate alle autorità competenti, con l’intento di continuare a ricevere il sostegno pubblico.

Questo episodio si inserisce in un più ampio quadro di controlli che, nei primi nove mesi dell’anno, ha portato all’individuazione di 25 persone nella provincia di Forlì-Cesena, accusate di aver indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per un totale di oltre 260.000 euro.

L’attività testimonia l’impegno della Guardia di Finanza contro gli sprechi di denaro pubblico e l’indebito accesso a misure di sostegno al reddito, che generano iniquità e minano la coesione sociale.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, sentiti gli anziani dei testimoni di Geova

Il 2 ottobre 2023, il giorno prima dell'omicidio di Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi inviò messaggi vocali ad uno degli anziani della congregazione di Marebello-Miramare di Rimini dei testimoni di Geova, frequentata da tutta la famiglia della vittima. Lo ha riferito alla Corte d'Assise che sta processando Louis Dassilva, nella ripresa di udienza pomeridiana, Davide Mingucci, uno degli anziani dei testimoni di Geova di Marebello.     Sui contenuti dei messaggi e della situazione della famiglia Paganelli e di Giuliano Saponi, figlio della vittima e marito della Bianchi, legata da una relazione con l'imputato Dassilva, l'anziano si è quasi sempre appellato al segreto confessionale. "Dei problemi della famiglia Saponi non mi informò Pierina ma altre persone", ha detto il testimone. Sia il pm Daniele Paci che gli avvocati della difesa, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno insistito sul chiedere se il 4 ottobre del 2023, ossia il giorno in cui Pierina fu ritrovata cadavere nel garage di via del Ciclamino, vi fosse in programma una riunione del comitato giudiziario, a carico di Manuela Bianchi, in seno alla congregazione dei testimoni di Geova.     Il punto in questione è che il tradimento della Bianchi con Dassilva sarebbe potuto essere motivo di allontanamento della donna dalla congregazione "per cui gli altri testimoni di Geova smettono di avere un rapporto sociale con chi viene allontanato, ma i rapporti familiari continuano come prima", ha spiegato l'anziano.     Una circostanza molto temuta, secondo la Procura, da Bianchi che ne aveva messo al corrente lo stesso Dassilva al quale la donna la sera dell'omicidio inviò una serie di messaggi sulla riunione della commissione giudiziaria che si sarebbe tenuta all'indomani. Sentito anche un altro anziano della congregazione Andrea Mengucci. "Il tradimento è un peccato grave?" è stato chiesto dal difensore Andrea Guidi e affermativa è stata la risposta del testimone. "Manuela Bianchi non è più testimone di Geova dal gennaio 2024", ha specificato il testimone. L'udienza è stata poi aggiornata al 17 novembre alle 9 per sentire Giuliano Saponi, e il fratello della nuora Loris Bianchi.