9 DICEMBRE 2024

14:04

NOTIZIA DI CRONACA

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9 DICEMBRE 2024 - 14:04


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CESENA: Carabinieri di San Mauro Pascoli denunciano due presunti truffatori

Nei giorni scorsi i carabinieri di San Mauro Pascoli, attraverso un'articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forli’, hanno identificato e denunciato per truffa aggravata in concorso due persone, un uomo e una donna provenienti dal sud Italia, presunti responsabili di una truffa ai danni di una83enne. La vittima era stata contattata telefonicamente da un falso maresciallo che, spaventandola con il pretesto del figlio trattenuto in caserma, l'aveva indotta a consegnare circa 1000 euro e diversi gioielli ad una donna, presentatasi poco dopo quale incaricata al ritiro, che sarebbero stati necessari per pagare le spese relative al rilascio del figlio. Accortasi solo dopo qualche ora di essere stata vittima di un raggiro, l’anziana ha richiesto l’intervento dei militari di San Mauro Pascoli, ai quali ha raccontato l’accaduto, fornendo anche una descrizione della donna e del modello di auto utilizzata per allontanarsi. Attraverso la collaborazione e la sinergia tra i reparti dell’Arma e le Forze di Polizia, è stato individuato l’hotel dove i due truffatori, nel frattempo riconosciuti dalla vittima attraverso un’individuazione fotografica, soggiornavano.La perquisizione della loro stanza ha consentito di recuperare un’ingente refurtiva, costituita dai monili e il denaro sottratti all’anziana sammaurese, ma anche altri su cui sono in corso accertamenti, verosimilmente frutto di analoghe truffe.

 




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BOLOGNA: Trovato morto in casa, la moglie chiede i domiciliari

Al tribunale del Riesame ha chiesto per la propria assistita i domiciliari a casa della madre, ad Aosta. L'avvocata Chiara Rizzo difende Lorenza Scarpante, 56enne in carcere accusata di aver assassinato il marito Giuseppe Marra, 59 anni, nelle prime ore del 27 maggio, nella loro abitazione in via Zanolini, a Bologna. L'uomo era stato trovato morto in un lago di sangue all'ingresso dell'appartamento. La donna in seguito era stata interrogata e aveva negato ogni responsabilità.La Procura, con la pm Manuela Cavallo, ritiene che potrebbe aver ucciso il coniuge sbattendogli la testa contro gli spigoli del muro, dopo una serata in cui avevano entrambi assunto stupefacenti. Il Gip, pur non ravvisando pericolo di fuga, aveva disposto la custodia cautelare e la difesa ha fatto ricorso. I giudici del Riesame si sono riservati la decisione, attesa nelle prossime ore.     Agli atti c'è già una relazione medico legale, ha spiegato a margine dell'udienza l'avvocata Rizzo, dove si parlerebbe di condotta omicidiaria, ma si dice anche che non si possono escludere altre ipotesi e servono ulteriori approfondimenti, per chiarire se l'uomo abbia avuto un malore. I primi esiti tossicologici avrebbero confermato che i due avevano assunto droghe. La coppia aveva avuto un rapporto conflittuale, c'era stata una separazione, poi da marzo erano tornati a vivere insieme.