13 FEBBRAIO 2024

18:04

NOTIZIA DI CRONACA

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13 FEBBRAIO 2024 - 18:04


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CESENA: Tir investe ciclista, 81enne morto in ospedale

È morto all’ospedale Bufalini di Cesena il ciclista di 81 anni che nel primo pomeriggio di venerdì 9 febbraio è stato investito da un autocarro in via Settecrociari, sempre a Cesena. Ancora da chiarire la dinamica: sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale, che hanno effettuato i primi rilievi, e i Vigili del fuoco che dopo aver estratto il corpo dell’anziano rimasto incastrato sotto le ruote del mezzo, lo hanno affidato ai sanitari del 118. L'unico testimone presente ha assistito solo alla fase finale dell’incidente per cui sono in fase di elaborazione tutti gli elementi per ricostruire l’accaduto. Sul posto non sono presenti telecamere.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.