24 APRILE 2024

09:23

NOTIZIA DI CRONACA

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24 APRILE 2024 - 09:23


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MELDOLA: Spacciava droga nel proprio bar, arrestato 46enne

Era un insospettabile esercente di un noto bar della valle del Rabbi, ma  avrebbe portato avanti la doppia attività di gestore dell’esercizio commerciale e di pusher, somministrando sia bevande e alimenti sia, per una particolare clientela, sostanze stupefacenti. Così lo scorso sabato è scattato il blitz da parte dei Carabinieri di Meldola, conclusosi con l’arresto del 46enne. Nel corso delle attività, svolte con l’ausilio di unità cinofile appartenenti alla Guardia di Finanza di Ravenna, specializzate nella ricerca di stupefacente, sono stati rinvenuti all’interno del locale e nell’abitazione dell’uomo, circa 140 grammi di cocaina, in parte già suddivisi in molteplici dosi, oltre a due bilancini di precisione impiegati per il confezionamento della sostanza e 2.600 euro circa in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività. L’uomo, arrestato, è stato posto temporaneamente agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, successivamente, ha convalidato la misura condannandolo.




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Si è svolto oggi a Rimini, davanti alla gip Raffaella Ceccarelli, l’incidente probatorio per la sedicenne che ha denunciato la scorsa estate di aver subito una violenza sessuale di gruppo da parte di un 17enne e un 18enne, entrambi marchigiani, la notte tra il 5 e 6 agosto. La ragazza, che i periti hanno definito credibile, ha raccontato in circa due ore come si sarebbero svolti i fatti. Quel giorno fu lei stessa a chiamare i soccorsi dopo essere stata drogata e abbandonata in strada in una località della provincia. Durante il colloquio è emerso che già in passato aveva iniziato a prostituirsi promuovendo prestazioni sessuali sul web, tramite social e siti. Quel giorno però, lei però avrebbe cambiato idea nonostante, secondo quanto emerso oggi, i tre già si conoscessero e non sarebbe stato quello il loro primo incontro. “Non volevo fare sesso con loro e dopo aver fumato ho iniziato a stare male”, ha dichiarato la minorenne. All’udienza ha partecipato sia il sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato le indagini dei carabinieri che la sostituta procuratrice Caterina Sallusti del Tribunale dei Minori. Al termine dell’incontro, il legale difensore dell’accusato di maggiore età, Massimiliano Orrù, ha chiesto per lui gli arresti domiciliari. I due giovani erano stati individuati dopo lunghe e accurate indagini grazie a una serie di filmati a circuito chiuso.