26 MAGGIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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26 MAGGIO 2024 - 07:52


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BOLOGNA: Maltratta anziani genitori in casa, divieto di avvicinamento

Divieto di avvicinamento alla casa familiare per un 50enne italiano indagato dai Carabinieri della stazione di Baricella, nel Bolognese, per maltrattamenti in famiglia. Secondo quanto ricostruito dai militari, che hanno informato la Procura, l'uomo, che si era trasferito a casa degli anziani genitori li offendeva e minacciava, oltre a danneggiare alcuni mobili. I vicini di casa, sentendo le urla dell'uomo, hanno segnalato la situazione ai militari che hanno avviato accertamenti. Come disposto dal gip, su richiesta dalla Procura, è stata applicata all'uomo la misura cautelare: raggiunto dai militari, il 50enne ha lasciato l'abitazione dei genitori.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.