10 GIUGNO 2024

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10 GIUGNO 2024 - 11:34


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BOLOGNA: Vigilessa uccisa, l'ex collega rimane in carcere

Rimane in carcere Giampiero Gualandi, 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia accusato dell'omicidio volontario aggravato di Sofia Stefani, 33 anni, sua ex collega e con cui aveva avuto una relazione. Il tribunale della Libertà di Bologna non ha infatti accolto il ricorso della difesa, avvocato Claudio Benenati e ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare del Gip. Stefani è stata uccisa il 16 maggio negli uffici del comando della Polizia locale. Gualandi si è difeso dicendo che è stato un incidente, un colpo della pistola di ordinanza partito per sbaglio durante una colluttazione. La Procura è convinta che si tratti invece di omicidio volontario e anche il Gip aveva seguito questa impostazione. "La decisione del Tribunale del Riesame che ha confermato la custodia cautelare in carcere per l'indagato Giampiero Gualandi conferma anche la tenuta delle ragioni della domanda cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica. Ritengo che l'omicidio di Sofia Stefani, consumatosi presso l'ufficio della Polizia locale di Anzola dell'Emilia ove lavorava Gualandi abbia natura volontaria. Gli elementi probatori oggi disponibili supportano e confermano il quadro ricostruttivo acquisito dalla pubblica accusa", dice l'avvocato Andrea Speranzoni, difensore dei familiari della vittima. "Taluni approfondimenti che sono stati disposti dalla Procura di Bologna sono in corso di svolgimento, così come il lavoro anche dei nostri consulenti di parte. Come difensore dei familiari della vittima Sofia Stefani lavorerò con la massima attenzione su ogni indizio, contribuendo al percorso di giustizia, unica risposta possibile e doverosa a fronte della violenza che caratterizza questo omicidio", aggiunge Speranzoni.




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BOLOGNA: Maltempo, la stima di Lepore, "5 milioni di danni"

Da una prima stima, i danni causati dall'ondata di maltempo che si è abbattuta su Bologna e sulla città metropolitana ammonta a "circa 5 milioni di euro, non sono pochi e non sono una cifra molto dissimile a quella che abbiamo dovuto stanziare già con somme urgenze nelle alluvioni del 2023 e del 2024". A dirlo è il sindaco di Bologna e della città metropolitana, Matteo Lepore, incontrando i medi in Comune per fare il punto della situazione passata l'emergenza. Il conteggio dei danni, poi, nelle alluvioni di maggio 2023 e dell'autunno 2024 è aumentato in maniera esponenziale", spiega Lepore, che non esclude che anche questa volta il conto dei lavori di ripristino possa salire ulteriormente, "soprattutto per le frane e gli smottamenti" da mettere in sicurezza. A Bologna preoccupa soprattutto la "situazione in via dei Colli, strada chiusa per via delle frane", mentre nella città metropolitana sono 31 le strade provinciali danneggiate in maniera più o meno grave. "Dopo 72 ore di allerta rossa - prosegue - oggi siamo in allerta arancione e domani saremo in allerta gialla", spiegando che "il Centro operativo comunale resterà aperto anche nella giornata di oggi", dopo essere stato riattivato appena è scattata l'allerta rossa.