8 GIUGNO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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8 GIUGNO 2024 - 08:09


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RAVENNA: Al Pala De André l’orchestra giovanile Cherubini diretta dal maestro Muti

Un programma d’eccezione. Che nel concerto mozartiano vedrà appunto emergere il giovane Simone Nicoletta. Un’opera che il compositore, sfruttando come mai prima di lui le potenzialità timbriche ed espressive del clarinetto, scrisse per forse il migliore clarinettista di quel periodo, Anton Stadler, musicista dell’orchestra imperiale a Vienna. Come suggerisce il numero di catalogo K 622, si tratta di una delle sue ultime partiture, lo completò infatti ai primi di ottobre nel 1791: sarebbe morto di lì a due mesi. In realtà la versione originaria prevedeva un clarinetto detto “di bassetto”, più esteso verso il grave, che lo stesso Stadler aveva contribuito a progettare, ma che poi non ebbe il successo sperato, tanto che il Concerto sarebbe stato pubblicato nel 1801 nella versione cui tutti siamo abituati, per clarinetto tradizionale. Comunque, come scrive Gregorio Moppi nelle note di sala, «con qualsiasi tipologia di strumento lo si presenti, il K 622 suona di dolcezza metafisica, tanto è terso, etereo, morbido, scorrevole, misurato nelle sonorità e nelle forme». Passa circa un quarto di secolo: Franz Schubert, sempre a Vienna, sotto la malia esercitata dalla musica di Gioachino Rossini e in particolare del suo Tancredi, compone due Ouverture “in stile italiano”, secondo la struttura tipica delle pagine orchestrali con cui Rossini apriva le sue opere – introduzione lenta e un Allegro, una geometria che però Schubert rimodella secondo lo spirito strumentale viennese. La scelta di Muti cade questa sera sulla seconda, quella in do maggiore D 591, che, come tanti lavori di Schubert, rimase silente per molti anni dopo la morte del compositore, fino alla pubblicazione nel 1865. Indubitabilmente italiano è invece il bozzetto sinfonico composto nel 1878 da Alfredo Catalani, Contemplazione: nonostante il suo autore fin dalle prime prove si sia distinto per gli influssi wagneriani, nonché per l’attenzione al mondo strumentale europeo, la cantabilità non manca e il brano – il cui manoscritto è stato ritrovato solo nel 1982 – appare costruito un motivo nostalgico, di grande espressività. Infine, europeo e cosmopolita è l’ideale creativo di Ferruccio Busoni, che nel 1905 elabora le musiche per una Turandot (sulla stessa fiaba settecentesca di Carlo Gozzi che poi avrebbe utilizzato anche Puccini) che rielaborò ben presto in forma di concerto in questa Suite che anche Mahler ebbe modo di dirigere, nel 1910 a New York. Degli otto quadri che la compongono Riccardo Muti ne dirigerà quattro: il primo, L’esecuzione capitale, la porta della città, l’addio; il secondo, Truffaldino; il settimo Valzer notturno; e l’ultimo In modo di marcia funebre e Finale alla turca.




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BOLOGNA: Litiga con la moglie e cade dalla finestra, arrestato 45enne

La Polizia di Bologna ha arrestato un cittadino tunisino di 45 anni per maltrattamenti in famiglia, dopo che l'uomo è precipitato dalla finestra di un appartamento durante una violenta lite con la moglie. L'episodio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in via Zanardi. Intorno alle 3 del mattino una residente ha chiamato le forze dell'ordine segnalando grida di aiuto provenienti dall'appartamento soprastante. Due pattuglie sono intervenute sul posto: mentre una forzava l'ingresso dell'abitazione, l'altra ha trovato l'uomo a terra nel cortile, sotto la finestra, in stato di semi-coscienza e con ferite compatibili con una caduta dall'alto. L'uomo presentava lesioni ai polsi, una frattura alla caviglia e perdite di sangue. È stato trasportato in codice rosso all'Ospedale Maggiore. Nell'appartamento gli agenti hanno trovato la moglie, italiana di 50 anni, in evidente stato di confusione dovuto all'alcol. La donna ha raccontato che la serata era iniziata con un appuntamento in un bar vicino a piazza dei Martiri, dove entrambi avevano bevuto molto. Rientrati a casa, era scoppiato un litigio per futili motivi durante il quale il marito l'aveva aggredita con calci e pugni. La coppia era già nota alle forze dell'ordine: la donna aveva denunciato più volte il marito per violenze domestiche, salvo poi riaccoglierlo regolarmente in casa. L'uomo era ricercato per due ordinanze di custodia cautelare emesse nel settembre 2024 e nell'aprile 2025, sempre per maltrattamenti familiari, oltre a dover scontare una condanna di un anno e undici mesi per reati analoghi. Entrambi erano a conoscenza delle misure pendenti e si incontravano di nascosto. Dopo l'intervento chirurgico, l'uomo è stato dichiarato fuori pericolo e preso in custodia dalla Polizia Penitenziaria. Sarà trasferito in carcere non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.