12 LUGLIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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12 LUGLIO 2024 - 08:16


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BOLOGNA. Evaso dal carcere minorile, si è costituito ai carabinieri

Si è costituito ai carabinieri il ragazzo evaso alcuni giorni fa dall'Istituto penale per minori di Bologna. A darne notizia è Uil Pa. "A quanto si è appreso, accompagnato dal suo avvocato, ieri sera si è presentato ad una stazione dei carabinieri di Parma e da qui è stato riportato in cella", dice il segretario nazionale Uil Pa Polizia Penitenziaria Domenico Maldarizzi. Il 17enne, in carcere per rapina" era fuggito dalla sua cella dopo una serie di episodi di disordine che si erano registrati nei giorni precedenti tra le mura dell'istituto in via del Pratello, e probabilmente sentendosi braccato, ha deciso di consegnarsi alle forze dell'ordine". "Ogni giorno - continua Maldarizzi - tra morti, suicidi, omicidi, violenze di ogni genere, stupri e molto altro ancora, viene certificato il fallimento del sistema carcerario, che si tratti del circuito destinato agli adulti o di quello riservato ai minori poco cambia, se non il fatto che in quest'ultimo settore sia ancora più grave. Quelli che stiamo raccontando - aggiunge il segretario - sono numeri pazzeschi, senza precedenti, inumani persino per un paese totalitario, figuriamoci per uno che voglia concretamente dirsi democratico e civile".




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.