2 AGOSTO 2024

14:05

NOTIZIA DI CRONACA

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2 AGOSTO 2024 - 14:05


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RIMINI: Caso Pierina, lunedì interrogatorio della moglie di Dassilva

Lunedì pomeriggio Valeria Bartolucci sarà interrogata in Questura come indagata per stalking nei confronti di Manuela Bianchi. E ha già annunciato che parlerà con gli inquirenti, come ha sempre fatto, da quando suo malgrado, è diventata un volto noto della cronaca per essere la moglie di Louis Dassilva, il senegalese di 34 anni in carcere dal 16 luglio per l'omicidio di Pierina Paganelli, trovata cadavere il 4 ottobre del 2023 in via del Ciclamino a Rimini. La Bartolucci è stata denunciata dalla Bianchi che attraverso il suo consulente, il criminalista Davide Barzan, ha presentato un esposto in Procura per atti persecutori. Il sospetto della querelante è che le frasi ingiuriose apparse sui muri del garage dopo la scoperta della relazione tra la nuora di Pierina, Manuela Bianchi appunto, e Dassilva, fossero opera della moglie di quest'ultimo, Valeria Bartolucci appunto. Messaggi con auguri di punizioni celesti, oltre ad insulti tra i più classici del genere, sono apparsi a più riprese da quando la stessa Bianchi ha confessato agli inquirenti e poi in tv di essere legata sentimentalmente al marito della vicina di casa. Dassilva poi proprio a causa di questo legame sentimentale avrebbe - secondo le ipotesi della Procura - trovato la spinta per uccidere la suocera Pierina che stava per scoprire la relazione. Inoltre tra gli episodi che la Bianchi ha denunciato in Procura quello recente in cui mentre lei sta rilasciando l'ennesima intervista tv nel garage di via del Ciclamino, Valeria rincasando la vede e inizia ad insultarla per finire poi per tirarle i capelli. "Nel comportamento della mia assistita non vedo il dolo, la unicità del disegno criminoso, la volontà di perseguitare, bensì la reazione è chiaramente umana davanti alle vicende subite. Umanamente è palese", ha detto l'avvocato Alberto Donini difensore di Valeria Bartolucci. 

Va verso l'archiviazione un'altra vicenda collaterale a quella dell'omicidio di Pierina Paganelli, l'indagine sull'incidente in bicicletta in cui era rimasto coinvolto qualche mese prima dell'omicidio, Giuliano Saponi, figlio della vittima e marito di Manuela Bianchi. A breve quindi, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, potrebbe chiudere l'indagine relativo all'incidente, salvo colpi di scena dell'ultimo momento. Ma allo stato attuale il furgoncino che si ipotizza, la mattina del 7 maggio, pochi mesi prima dell'omicidio di Pierina, colpì alla testa con uno specchietto laterale Giuliano Saponi mentre andava a lavoro in bicicletta, non è stato rintracciato. Giuliano fu trovato e soccorso oramai privo di sensi e dopo essere rimasto in coma alcuni giorni e sarebbe stato dimesso il 10 ottobre se la madre, Pierina Paganelli, non fosse stata ritrovata assassinata pochi giorni prima, il 4 ottobre. Una coincidenza che ancora oggi fa riflettere ma che a distanza di più di un anno non ha trovato altra spiegazione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

CESENATICO: 20enne rapinato, i carabinieri individuano i responsabili

I carabinieri di Cesenatico hanno eseguito  due decreti di perquisizione, emessi dalle Procure della Repubblica di Forlì e per i Minorenni di Bologna, a carico di quattro giovani, di cui tre minorenni, ritenuti presunti autori di concorso in rapina aggravata avvenuta, nella tarda serata del 21 gennaio alla stazione ferroviaria di Cesenatico (FC). Quella sera, un 20enne domiciliato a Cesenatico, sceso dal treno proveniente da Ravenna e diretto verso la sua abitazione a piedi, venne seguito e aggredito da quattro ragazzi, che lo minacciarono e colpirono con calci e pugni, per sottrargli l’orologio che aveva al polso ed uno zainetto contenente portafogli e smartphone. Furono allertati i carabinieri che, soccorso il malcapitato, avviarono le ricerche degli autori, nel frattempo fuggiti. Gli stessi carabinieri, ricevuta la dettagliata testimonianza della vittima ed acquisite le immagini delle telecamere presenti nella zona della stazione nonché sul treno, sono riusciti a ricostruire la violenta sequenza. Incrociando gli esiti dei primi accertamenti con i soggetti controllati sul territorio, in particolare nella zona interessata, sono risaliti su un gruppo di quattro giovani, un 18enne e tre minori, corrispondenti a quelli ripresi dalle telecamere. Uno di questi ultimi, peraltro, già controllato alcuni giorni prima, sempre dai carabinieri nei pressi di quella stazione ferroviaria, e denunciato per il porto illecito di un coltello.