3 AGOSTO 2024

09:05

NOTIZIA DI CRONACA

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3 AGOSTO 2024 - 09:05


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BOLOGNA: Dipendente comunale accoltellato, fermato un 57enne

Un dipendente 63enne del Comune di Bologna, in servizio al quartiere Santo Stefano, è stato accoltellato in modo grave da un uomo di 57 anni, già fermato dalla Polizia. Il ferito, raggiunto da una decina di fendenti all'addome e agli arti superiori, è stato trasportato con il codice di massima gravità all'ospedale 'Maggiore' e sottoposto a intervento chirurgico. L'aggressione è avvenuta verso le 14.30 di venerdì nei locali del circolo 'Casa delle associazioni al Baraccano', in via Santo Stefano, luogo gestito dall'Aics-Associazone italiana cultura sport di Bologna. A chiamare i soccorsi e la Polizia è stato un dipendente del bar del circolo, che ha fornito le descrizioni dell'autore che si era nel frattempo allontanato. Una pattuglia, arrivata in pochi minuti sul posto, ha rintracciato il 57enne in una stradina limitrofa e lo ha fermato. Aveva i vestiti intrisi di sangue e ha provato ad opporre resistenza, ma è stato subito messo in sicurezza e sottoposto a perquisizione personale. Addosso aveva tre coltelli, di cui uno di circa 21 centimetri anch'esso ricoperto di sangue. Il 57enne aveva già precedenti penali per furto e lesioni personali. Sono in corso indagini per ricostruire i motivi del gesto, che sembrerebbero essere legati alla precedente attività lavorativa della vittima come assistente sociale. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, la vicesindaca, Emily Clancy e la presidente di quartiere, Rosa Maria Amorevole, si sono recati all'ospedale 'Maggiore' per accertarsi delle condizioni del dipendente comunale ferito e portare vicinanza ai famigliari.

(immagine di archivio)




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RIMINI: Caso Pierina, Luis Dassilva interrogato per sei ore

Ha risposto a tutte le domande del giudice Vinicio Cantarini e ha negato tutte le circostanze raccontate da Manuela Bianchi, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni assistito dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. L'interrogatorio, al quale ha assistito anche il pm Daniele Paci, è durato poco meno di 6 ore e si è svolto nel carcere di Rimini. Al momento la lunga indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre del 2023, vede due persone indagate: Dassilva, per omicidio, e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata da una relazione al senegalese, per favoreggiamento. Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, il 4 marzo scorso è stata interrogata dal pm Paci: nel corso dell'interrogatorio avrebbe detto di aver visto Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera in garage. Dassilva le avrebbe quindi detto di non parlare, che c'era il cadavere di una donna e di dare l'allarme chiamando per primo il vicino. Bianchi ha detto di aver capito che l'assassino era Dassilva. Venerdì scorso si è tenuto invece un incidente probatorio sulle prove scientifiche che, secondo i legali del senegalese, scagionano Dassilva tanto che al termine dell'udienza Fabbri e Guidi ne hanno chiesto la scarcerazione. Il gip quindi ha deciso di interrogare Dassilva in carcere e al termine di 5 giorni dovrà decidere se scarcerarlo o meno. Ma il termine non è perentorio. Sull'interrogatorio della nuora i difensori di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte che rileverebbero tutte le incongruenze. Intanto la Procura va avanti "un pezzo alla volta" in un rebus che si ricompone. Il pm Paci ha chiesto un incidente probatorio per interrogare nuovamente la Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni su Dassilva. I difensori del senegalese si sono opposti, ma spetterà al giudice Cantarini decidere. In quel caso le accuse delle nuora contro Dassilva diventerebbero atti acquisiti e non più confutabili del processo.