24 GENNAIO 2025

10:25

NOTIZIA DI CRONACA

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24 GENNAIO 2025 - 10:25


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SAN MARINO: Casa colpita da cacciatori, Pedini Amati, “potrei aver sparato io”

Domenica scorsa, durante una battuta di caccia al cinghiale a San Marino, un colpo partito per errore ha raggiunto la finestra di un’abitazione senza provocare feriti. Fra i presenti vi era anche il Segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati, il quale ha ammesso di essere fra i due che potrebbero aver sparato il colpo. Il ministro del Titano ha scelto di non rendere pubblico il nome dell’altro cacciatore per motivi di privacy dato che le indagini sono in corso. La famiglia coinvolta ha deciso di non sporgere denuncia.

La vicenda ha scatenato polemiche, dai social fino ai banchi della politica. Il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, collega di governo di Pedini Amati, ha criticato duramente l'organizzazione dell'evento definendola “stupida”, dato che si svolgeva a ridosso di un centro abitato. Repubblica Futura ha presentato un’interrogazione in merito all'incidente.




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RICCIONE: Incendiarono auto Davide Barzan, arrestati due uomini

I carabinieri della compagnia di Riccione hanno arrestato due uomini di 60 e 57 anni, entrambi pluripregiudicati del riminese, ritenuti responsabili dell’incendio doloso che nella notte tra il 26 e il 27 maggio aveva distrutto quattro auto e tre cassonetti in viale Diaz. Le fiamme erano partite da un’autovettura – risultata poi essere di proprietà di Davide Barzan, consulente legale di Manuela Bianchi nelle vicende giudiziarie legate all’omicidio di Pierina Paganelli – per poi propagarsi ai mezzi vicini, con danni contenuti grazie al rapido intervento dei Vigili del Fuoco. Il provvedimento cautelare, emesso dal gip di Rimini, arriva al termine di un’indagine della Procura condotta con pedinamenti, analisi dei tabulati e la visione di numerosi sistemi di videosorveglianza. Dalle immagini è stato possibile riprendere i due sospetti mentre raggiungevano viale Diaz a bordo di un’Audi A5 e il 57enne nell’atto di appiccare il fuoco, prima della fuga. Gli investigatori contestano ai due anche tentativi di ostacolare le indagini, tra cui quello di disfarsi dell’auto usata per l’azione vendendola fuori regione. La misura è stata notificata al 57enne in carcere e al complice ai domiciliari per precedenti reati contro la persona. Entrambi sono ora reclusi nella casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.