RIMINI: Pierina, analisi su dispositivi di Dassilva aprono nuovi scenari
Nuove analisi sui dispositivi di Louis Dassilva aprono nuovi scenari sul caso dell’omicidio di Pierina Paganelli. La difesa spera in elementi utili, mentre la famiglia della vittima attende risposte definitive.
Non sono state fin qui prive di retroscena e colpi di scena le indagini sull’uccisione di Pierina Paganelli, e ora potrebbe aprirsi un nuovo fronte. Seppure Louis Dassilva, il 35enne vicino di casa della vittima, resti finora l’unico indagato, l’analisi dei suoi dispositivi elettronici potrebbe portare a rivedere la sua posizione. Decisivo in tal senso sarà l’incidente probatorio la cui udienza è stata fissata per lunedì prossimo. In quella sede si confronteranno i periti del Tribunale e della difesa.
Da quanto emerso, un’app di attività motoria, presente sul telefono di Dassilva, avrebbe registrato spostamenti minimi nell’orario dell’accoltellamento. E sempre a quell’ora, il dispositivo avrebbe registrato informazioni di sistema che potrebbero rivelare dettagli chiave. Elementi di memoria digitale su cui punta la difesa per dimostrare l’innocenza dell’imputato, attualmente in carcere.
Gli avvocati della famiglia della vittima, come riporta la stampa locale, restano però scettici su tali sviluppi e sottolineano come l’assenza di movimento del telefono non escluda che Dassilva si trovasse sulla scena del crimine, ovvero il garage condominiale.
Resta poi ancora da eseguire l’altro incidente probatorio, relativo alla persona ripresa dalla telecamera della farmacia, che si terrà il giorno successivo al primo. E c’è attesa per la decisione del Tribunale del Riesame sull’eventuale annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare dopo il rinvio della Cassazione.
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