24 MARZO 2025

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24 MARZO 2025 - 09:25


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BOLOGNA: Al Cosmoprof 21 lavoratori in nero e sequestrati 150mila prodotti | VIDEO

Al Cosmoprof di Bologna, noto evento del settore cosmetico, la Guardia di Finanza ha effettuato controlli mirati per garantire la sicurezza dei prodotti e la regolarità dei contratti di lavoro.

Sono stati sequestrati oltre 150.000 prodotti cosmetici non sicuri o non conformi alle normative comunitarie. Inoltre, sono stati identificati 21 lavoratori irregolari presso gli stand espositivi, con conseguente applicazione di sanzioni per il “lavoro nero.” Per ogni lavoratore irregolare è stata comminata una multa di 1.800 euro, e le aziende coinvolte sono state segnalate per la sospensione delle loro attività.

Sono state rilevate anche 60 infrazioni relative al mancato rilascio di scontrini fiscali.

L’operazione è stata condotta in collaborazione con Bologna Fiere, che ha fornito supporto logistico e ha segnalato la presenza di bagarini, cinque dei quali sono stati sanzionati.

Questa operazione non solo protegge i consumatori da rischi legati a prodotti non sicuri, ma garantisce anche che il mercato possa continuare a svilupparsi in modo equo e trasparente.




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.