BOLOGNA: Chiusura del magazzino Conad di Anzola, blitz di Si Cobas in un supermercato del centro
ECONOMIA - Continua la protesta dei 67 lavoratori del magazzino Conad di Anzola a rischio licenziamento collettivo dopo la decisione del colosso emiliano della grande distribuzione di chiudere il sito. Blitz di Si Cobas in un supermercato del centro di Bologna Non si ferma la protesta dei 67 lavoratori del magazzino Conad di Anzola Emilia, vicino Bologna, dopo l’annuncio della chiusura del sito tra due mesi, giunta a inizio maggio. Oltre al picchetto permanente davanti ai cancelli del magazzino, la rabbia dei lavoratori è arrivata fino al centro del capoluogo, con un sit-in davanti al supermercato Conad di via Indipendenza. Un volantinaggio, per informare i clienti della situazione, culminato con un vero e propri blitz all’interno del punto vendita. La chiusura ad Anzola, dopo 13 anni di attività, è stata decisa dall’appaltatrice della movimentazione delle merci nel Nord-Ovest del colosso emiliano, la Flexilog Italia, attiva nel sito dal 2019, in seguito alla decisione di Conad di recedere in modo unilaterale il contratto di committenza. Una decisione incomprensibile per il sindacato Si Cobas, che così è tornato a protestare insieme ai lavoratori a rischio licenziamento collettivo. Proprio mentre era in corso il sit-in, la rappresentante sindacale Eleonora Bortolato ha spiegato di aver ricevuto da Conad una risposta, tramite Pec, alle loro sollecitazioni, ottenendo però solo la conferma da parte dell’azienda di procedere con quanto già deciso. In seguito al blitz e a quest’ultima novità, il cordone di lavoratori in protesta si è così spostato in corte, scortato dalla Digos, prima in Piazza Nettuno e poi sotto il palazzo della Prefettura, dalla quale è giunta la rassicurazione di un intervento concreto, al fine di convocare un tavolo con azienda e sindacati.