20 SETTEMBRE 2022

11:52

NOTIZIA DI ECONOMIA

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20 SETTEMBRE 2022 - 11:52


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ROMAGNA: Caro bollette, Battistini CCIAA, “servono interventi rapidi a livello governativo” | VIDEO

Una riflessione sul futuro delle aziende a seguito dell’impennata del costo dell’energia. Il presidente della Camera di Commercio della Romagna, relativa alle province di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Battistini, suggerisce i prossimi passi per far fronte ad una situazione critica che sta già iniziando ad avere conseguenze sull’economia del territorio.

“Il problema dell’energia è un problema che ha due livelli, uno immediato e uno strategico. Quello immediato richiede interventi rapidi e consistenti sia a livello governativo che a livello europeo”, commenta Carlo Battistini presidente della Camera di Commercio della Romagna, “nello stesso tempo sia è necessario che venga adottata una strategia che tocchi tutta l’Europa per l’autosufficienza energetica europea, nessun paese è un grado di farcela da solo”.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

EMILIA-ROMAGNA: Dazi al 30%, il settore più a rischio è l’automotive | VIDEO

Preoccupa l’annuncio di nuovi dazi fatto dal presidente Trump nel fine settimana. Vediamo quali conseguenze potrebbero avere le nuove tariffe sull’export dell’Emilia-Romagna. 10,5 miliardi di beni esportati nel 2024: è questo il volume d’affari tra Emilia-Romagna e Stati Uniti minacciato dall’ennesimo annuncio di Donald Trump sui dazi da imporre al commercio europeo. Fino a pochi giorni fa si parlava di un aumento del 10%, ora si è saliti al 30%, in una guerra commerciale che rischia di mettere in difficoltà molte aziende della nostra regione. In cima alla lista dei settori più esposti c’è l’automotive, che da solo vale quasi 2 miliardi di euro. Subito dietro, tutti quelli che tradizionalmente trainano la produzione regionale: meccanica, agroalimentare, farmaceutica e ceramica. Sono 5.788 le imprese che esportano oltreoceano; tra queste, ben 1.256 risultano vulnerabili, cioè dipendenti dal mercato americano per almeno il 5% del fatturato. A preoccupare non è solo il rischio economico diretto, ma anche l'effetto domino che potrebbe travolgere fornitori, subfornitori e occupazione. Il tutto mentre l’Unione Europea e il governo italiano sembrano ancora indecisi sul da farsi: attuare contromisure oppure cercare un accordo con un Trump sempre più imprevedibile. «L’Emilia-Romagna è una terra che vive di relazioni internazionali e ha costruito la propria forza sull’export e sull’innovazione», ha dichiarato il presidente Michele de Pascale. «Il Governo deve muoversi con decisione per difendere le nostre imprese. È il momento di dimostrare che il Made in Italy non si protegge con le parole, ma con azioni concrete nei tavoli europei e internazionali».