13 FEBBRAIO 2024

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13 FEBBRAIO 2024 - 08:06


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EMILIA-ROMAGNA: Bilanci 2023 in positivo per le associate a Legacoop

Il 2023 si conclude con una crescita significativa per il 40% delle cooperative dell'Emilia-Romagna, contrassegnata da un aumento del valore della produzione superiore al 10% nel 39% dei casi. Questi i dati del Rapporto Congiunturale Emilia-Romagna di Legacoop, che  evidenziano che l'88% delle cooperative ha registrato un utile d'esercizio, mentre il 19% ha sperimentato un calo. Per quanto riguarda l'occupazione, il 30% delle cooperative ha visto un incremento, il 17% una diminuzione, mentre nel 53% è rimasta stabile. Le prospettive per i prossimi 4-5 mesi indicano una tendenza alla stabilità. Il Rapporto Congiunturale è stato presentato durante l'ultima direzione di Legacoop Emilia-Romagna. Le oltre mille cooperative associate hanno raggiunto un valore della produzione di 29,2 miliardi di euro alla fine del 2022, registrando un aumento dell'8,6% rispetto al 2021. Il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Daniele Montroni, ha sottolineato la dualità della situazione economica italiana, con dati positivi sull'occupazione ma un modesto incremento del PIL nel 2024. Montroni ha evidenziato anche la crescente "decumulazione" delle famiglie, che utilizzano i risparmi per sostenersi. Le cooperative della regione si prevede che affronteranno sfide come la carenza di manodopera e l'impatto dei tassi di interesse e dei costi delle materie prime. Durante la Direzione, sono stati presentati nove "progetti di sistema" che coinvolgeranno Legacoop Emilia-Romagna in iniziative come la logistica sostenibile, la rigenerazione urbana, la nuova mutualità, l'innovazione e l'integrazione dei servizi alle cooperative.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

BOLOGNA: Cosmoprof, ministro Urso sui dazi, “evitare escalation e guerra commerciale” | VIDEO

Al via alle fiere di Bologna la 56esima edizione di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Presente all’inaugurazione anche il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha parlato del rischio dazi anche per questo settore, commentando: “L’Europa dev’essere cauta per evitare un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”   Su il sipario alle Fiere di Bologna, sotto i migliori auspici, per l’edizione numero 56 di Cosmoprof, il salone internazionale dedicato alla filiera della cosmetica e di tutte le sue componenti. Oltre tremila gli espositori da 65 Paesi, più del 35% alla sua prima volta a Bologna. “Ci aspettiamo 250mila persone, che vuol dire tanta roba in termini organizzativi” assicura il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari, mentre il direttore generale del salone, Enrico Zannini, aggiunge: “Siamo confidenti che sarà un’edizione record”. Il governatore Michele De Pascale ricorda come “stiamo parlando di un settore con numeri importanti anche in Emilia-Romagna; Matteo Zoppas, presidente dell’agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane Ice, spiega: “Il settore è in crescita, nel 2022 e 2023 di venti punti percentuali e anche nel 2024 è cresciuto dell’11,4%. Diciamo che è una di quelle locomotive che hanno consentito al made in Italy di non essere penalizzato dai settori più in calo come automotive o area della Germania e della Cina”. Sullo sfondo, come ormai accade da settimane quando si parla d’economia, il rischio dazi da Oltreoceano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, conclude a riguardo: “Riteniamo che la commissione europea, che ha il mandato per la politica commerciale per l’unione, debba essere cauta e responsabile per evitare che si inneschi un’escalation e una guerra commerciale che danneggerebbe tutti”.