ROMAGNA: Confindustria, primo semestre positivo grazie al traino dell’export
Il 2024 si prospetta per l’Emilia-Romagna un anno di crescita modesta, dovuta a una fase di rallentamento economico in particolare nei settori dell’industria e delle costruzioni. Export e lavoro mostrano però segnali di miglioramento. Il PIL reale è stimato in crescita dello 0,6% nel 2024, in rallentamento rispetto allo scorso anno. L’export invece, dopo un 2023 in flessione, dovrebbe tornare positivo nei prossimi mesi. Anche in Romagna i principali indicatori economici mostrano una flessione rispetto alle rilevazioni passate, anche se prevale il segno più. E’ quanto emerge dalla rilevazione di Confindustria tra le aziende associate. La produzione nel primo semestre del 2024 registra un +1,2%, il fatturato un + 2,2%, l’occupazione +2,3%, le previsioni sono stazionarie per la seconda metà del 2024. I segnali migliori arrivano dai mercati internazionali per le imprese del territorio, a compensare una domanda interna leggermente sottotono. “Dopo un 2023 incerto per l’export della nostra regione, le esportazioni dovrebbero tornare positive nel 2024. Questo dato è già confermato in Romagna, dove nei primi sei mesi il fatturato estero si attesta a un +2,6% - osserva il presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi - A fronte di alcune eccellenti performance soprattutto da parte di industrie medio-grandi più vocate all’internazionalizzazione, abbiamo registrato un clima generale di attesa per i prossimi sei mesi, anche a causa di uno scenario geopolitico globale sempre più complesso”.
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