30 LUGLIO 2024

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NOTIZIA DI ECONOMIA

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30 LUGLIO 2024 - 10:50


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EMILIA-ROMAGNA: Cresce la cassa integrazione, +67,3%

Cresce la cassa integrazione in Emilia-Romagna. A segnalarlo è la Uil regionale, che riporta come nei primi sei mesi del 2024 si registrino 28,5 milioni di ore autorizzate di ammortizzatori sociali (cassa e fondi di solidarietà gestiti dall'Inps), con una crescita del 67,3% rispetto alla prima metà del 2023. Guardando i dati provinciali, a Parma le ore autorizzate sono più che triplicate, superando le 983mila ore: +214,6%. Andamento simile a Reggio Emilia, con quasi 5,4 milioni di ore e un incremento del 195,8%. A Ravenna l'aumento è stato del 125,9% (1,47 milioni di ore). Bologna è la città con più ore totali di ammortizzatori, quasi 6,8 milioni, raddoppiate (+107,6%) rispetto al 2023. L'aumento è generalizzato in quasi tutte le province, escluse Piacenza e Ferrara. "Esprimiamo preoccupazione per questi numeri che contrariamente alla narrazione che racconta di una economia in espansione con crescita dell'occupazione, mostrano un quadro di sofferenza. Evidentemente anche a causa dell'instabilità a livello mondiale, vi sono cali di ordinativi e di fatturato, ma la situazione è anche determinata dalla mancanza di politiche industriali che traccino una linea chiara nella direzione dei cambiamenti produttivi in atto con il Green Deal", commenta il segretario della Uil Emilia-Romagna Marcello Borghetti. 




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

ROMAGNA: Calano le imprese femminili nei primi mesi del 2024

20,8%, pari 7394 aziende. Questo il dato riportato dalla Camera di Commercio della Romagna in riferimento alle imprese femminili nella provincia di Forlì-Cesena al 30 giugno 2024. Numeri in calo sia rispetto alle medie nazionali e provinciali (rispettivamente il 22,7% e 21,4%), sia in confronto con il report di un anno fa, con una riduzione attestata allo 0,6%. I settori con la maggior incidenza femminile risultano il commercio (24,2% del totale), agricoltura con il 16% e servizi alle persone (14%). Tuttavia anche in questi ambiti si segnala un calo rispetto a 12 mesi fa, soprattutto nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (-4,1%) e nel manifatturiero (dove il segno meno è al 2,9%). In trend positivo le aziende femminili nel settore immobiliare (+ 0,7%), nel noleggio (+2,8%) e soprattutto le agenzie di viaggio, in crescita del 6,5%.  In linea generale sono invece le imprese nell’ambito della ristorazione, degli alloggi e delle assicurazioni quelle con la maggior presenza femminile, rispettivamente al 30,7%, 28% e 21,6%. A farla da padrone infine le attività legate ai servizi, dove le aziende al femminile sono più della metà del totale, il 58,7%.