20 GENNAIO 2025

15:59

NOTIZIA DI ECONOMIA

DI

544 visualizzazioni


20 GENNAIO 2025 - 15:59


NOTIZIA DI ECONOMIA

DI

544 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: 60 anni di Unioncamere, aziende in ripresa e paura export | VIDEO

Unioncamere Emilia Romagna compie il suo 60esimo compleanno e punta a rafforzare ancora di più il rapporto con la regione: tante le sfide, con le imprese in lenta risalita e le preoccupazioni sull’export americano, primo mercato per la regione, per i possibili dazi annunciati da Trump.

Unioncamere Emilia Romagna festeggia i suoi 60anni di attività: nata il 23 gennaio 1965, l’ente guarda al futuro, rinsaldando ancora di più la collaborazione con la regione e pianificando insieme le strategie per le imprese del territorio. Imprese regionali che puntano a una ripresa nella seconda metà dell’anno e che guardano con attenzione al mercato internazionale dopo l’insediamento del neo presidente americano Trump e l’annuncio di possibili nuovi dazi che potrebbero comportare all’Italia un calo dell’export di 11 miliardi di euro.

Valerio Veronesi, presidente Unioncamere Emilia-Romagna: "Competitività delle imprese, del territorio e delle informazioni: questo è il centro del nostro lavoro assieme alla Regione Emilia-Romagna. L'avventura delle Camere di commercio in questi sessanta anni e la sinergia con la Regione dimostra prima di tutto una cosa: le Camere di commercio creano futuro per le nuove generazioni di imprenditori. Perché sono corpi intermedi che uniscono competenze, esperienze ed esigenze delle imprese di oggi, preparando così il terreno per la nascita di quelle di domani".


"La Regione Emilia-Romagna ribadisce la volontà di continuare ad accompagnare la trastormazione delle imprese del suo territorio, confermando relazioni e sinergie positive con Unioncamere - hanno affermato il presidente de Pascale e il vicepresidente e assessore regionale Colla.- È necessario coinvolgere sempre di più i sistemi camerali in tutti gli strumenti di governance e di indirizzo territoriale, come ad esempio nel caso del comitato di indirizzo della Zls recentemente istituito, rispetto al quale ci attiveremo con il Governo affinché, come giustamente richiesto da Unioncamere, venga inserito tra i componenti anche un rappresentante camerale. Per consolidare la crescita delle nostre realtà produttive e favorire lo sviluppo hanno proseguito de Pascale e Colla - è fondamentale continuare insieme a sostenere, come negli anni scorsi, le attività di internazionalizzazione, digitalizzazione e commercio elettronico: tutti fattori che si stanno rivelando fondamentali per l'export e per la presenza sui mercati esteri. Le imprese hanno più che mai necessità di essere sostenute nell'attività con risorse e strumenti adeguati alla loro dimensione, per aumentare la competitività anche sui mercati internazionali e coltivare la propensione all'innovazione e all'acquisizione di specifiche competenze, sviluppando la green economy. Continueremo inoltre il proficuo rapporto congiunto di analisi e statistica economica sociale, oltre alla gestione di banche dati di settore".




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

BOLOGNA: Paolo de Castro è il nuovo presidente di Nomisma

Paolo de Castro è il nuovo presidente di Nomisma. Oggi l’assemblea dei soci ha preso atto delle dimissioni del presidente uscente Maurizio Marchesini dando seguito alla nomina. De Castro, classe 1958, è stato ministro delle politiche agricole nonché parlamentare europeo. La decisione di Maurizio Marchesini, che in Nomisma manterrà il ruolo di Vice Presidente esecutivo, “è maturata – spiega una nota - in coerenza con la volontà di garantire alla Presidenza di Nomisma un impegno continuativo e pienamente dedicato”. “Accolgo questo incarico – dice de Castro - con grande orgoglio e senso di responsabilità, con l’obiettivo di portare un contributo concreto in termini di competenze, esperienza e relazioni che metterò a servizio della società. Con il nuovo piano di sviluppo Nomisma rinnova la propria volontà di investimento, con un focus particolare su ambiti di ricerca strategici per il Paese – dall’agroalimentare all’immobiliare, dall’industria all’energia, dai temi ESG alla transizione digitale – dove indipendenza, autorevolezza e capacità progettuale sono decisive. Al contempo, Nomisma intende porsi come interlocutore dei percorsi di generazione di nuova conoscenza che trovano, in particolare a Bologna ma non solo, una centralità importante per la vita economica delle imprese”